- Magic Gladius -
 
XVII GIORNATA
 Freddo metallo (protagonisti: Syma e Hostage)

Magic Gladius
 

Freddo metallo

Rumori vibranti, taglienti, metallo scivola su altro metallo. Sui corpi pronti a putrefarsi dei liberi di Montrak scorre lenta una sequenza di anelli oscuri. Ciechi, sordi e privi di ogni sensibilità; seguono una direzione precisa, impressa nella loro memoria molecolare, attratti irresistibilmente da un manufatto catalizzatore.

Fuori dall'accampamento una civetta sembra intonare un canto funereo mentre una catena, parte dopo parte, si erge a ricomporre il simulacro umano di un mutaforma: Hostage. La spia del Regno Nero ha calcolato finemente tempo e distanze, spazi e possibili problemi al momento della sua ripresa di coscienza. Alcune lune prima egli ha posizionato l'oggetto magico che lo avrebbe attratto, in un luogo sicuro, non lontano da Frodend.

La mutazione in carne ed ossa avviene lentamente e in modo irregolare.

Hostage - Sofferente, tra se e se - "Mmh... non controllo in modo soddisfacente il recupero delle mie sembianze, è la prima volta che rimango inerte così a lungo..." - Con qualche piccola smorfia di fastidio - "Sento ancora parti solide tra le mie carni... ah! In questo momento sono vulnerabile... per fortuna questo luogo è sicuro... Ora devo rilassarmi, faciliterò la mutazione..." - Con gli occhi chiusi - "La missione ha avuto esito positivo ma non ho ancora varcato il confine e per un po' non potrò muovermi... Potrei provocare delle emorragie..."

Quasi ripreso, il guerriero nudo si guarda attorno muovendo solo gli occhi; attraverso stelle e creste dei monti riconosce la strada da percorrere. Ha raggiunto il confine ma proprio mentre sta per permettersi un sospiro di sollievo si verifica ciò che egli più teme: l'imprevisto, la mossa inattesa del Caos. In un buio impenetrabile, ode prima una risata folle poi le mani di un uomo dagli occhi spiritati e luminescenti. Questo lo assale, è come cosparso di bile, emana un forte odore e dimostra una forza incontrollata. Avvolto prima dalle sue urla di dolore e poi dalle possenti braccia Hostage sussulta, lo spavento trafigge rapido la sua mente che gli restituisce di rimando un lungo brivido. Le schegge di metallo rimaste tra gli organi interni lo tagliano in più punti. Il misterioso assalitore è Syma che inferocito e incapace di controllare gli spasmi afferra e colpisce con forza inaudita tutto ciò che gli si para di fronte.

Syma - Stringendo la morsa - "Aaah! Aiuto! Aiutami!! Aiutami!"

Hostage - Non riuscendo a divincolarsi per la debolezza - "Lasciami maledetto! Il metall... ogh! Il metallo rimasto in me sta... ahunf! Sta tagliando il mio intestino! Lasciami!"

La viscosità dell'inferocito aggressore aumenta di continuo. I due rovinano in mezzo a dei cespugli dove, recuperato il controllo della situazione, Hostage riesce a divincolarsi e ad assestare un calcio in pieno volto al folle dolorante. L'impatto è forte e gli rompe il naso.

Hostage - Calciando con forza - "Bastardo!"

L'attacco non sortisce tuttavia alcun effetto, le fitte al ventre del non-morto sono di gran lunga più lancinanti, tanto lancinanti da fargli perdere nuovamente l'equilibrio e da farlo precipitare da una piccola scarpata. Per un attimo il silenzio riprende possesso della notte e la Luna del cielo illuminando i due compatrioti.

Hostage - Riflettendo mentre riprende fiato - "Costui non è un soldato di Sollus e nemmeno di Motrak... è un non-morto...! Il tatuaggio sulla sua schiena parla chiaro, appartiene al quinto distretto..." - Avvicinandosi cautamente - "E' un capo-casata, no... un governatore! Chi può averlo ridotto in questo stato?"

Syma - Aprendo gli occhi a fatica - "Tu porti un segno di Vereskatur! Aiutami! Io sono... sono un eroe! Tu devi aiutarmi, Regat ti ricompenserà... lui... ti ricompenserà! Salvami! Devi togliermi... uaargh! I-il dolore!" - Urlando - "Morte e distruzione! Fallo! Adesso!"

Hostage - Prendendolo per il braccio - "Smetti di urlare o ci troveranno e saremo spacciati... dimmi il tuo nome, che ti è successo?"

Syma - "Sono Syma, go-governatore del quint-to distretto! Argh! Ho, ho avvelenato mille uomini di M-Motrak! Nell'accampamento qui a Frod-dend... uaargh!"

Hostage - "Cosa farnetichi? Tu avresti..."

Syma - "Morte e distruzione! Stavo portando una vittoria a Vereskatur ma... il mio esercito è caduto in trappola... ma i-io mi sono vendica-aah!"

Hostage - "Se stai dicendo la verità e sanno che sei vivo ci verranno a cercare... dobbiamo..."

Syma - "N-no! Sono passati tante lune... Urgh! Mi credono morto! Devi aiutarmi tu!"

Hostage - "Ho capito. Resta qui in silenzio, tieni gli occhi aperti e tieni duro, vado a vedere se davvero sono tutti morti, quando tornerò ce ne andremo..."

Syma - Contorcendosi - "F-fa presto..."

Barcollante ma comunque cauto Hostage raggiunge l'accampamento di Frodend. Syma non mentiva: accanto ai fuochi accesi giacciono corpi e corpi in una stasi inquietante, rapiti dal sonno eterno. Gli unici esseri viventi che si intravedono sono due soldati che corrono verso la foresta dei druidi (Loug e Kosmos). Hostage torna così dal dolorante ex-governatore che, rialzatosi, si tiene in piedi grazie a un ramo d'albero poco più alto di lui.

Hostage - "Non mentivi, sei un guerriero valoroso... lascia che ti aiuti."

Syma - Leggermente più tranquillo ma comunque tremante - "Andiamo... tu sarai il mio... ugh! Il mio primo consigliere, se mi farai curare io..." - Cadendo a terra - "P-portami a-a casa..."

Hostage - "Ascoltami... non posso portarti con me ora, ci catturerebbero certamente, ho visto più ricognitori di Sollus in direzione di Vereskatur..."

Syma - "No ti prego, non lasciarmi qui... u-uno stregone saprebbe certo curarmi... Argh!"

Hostage - Prendendolo per un braccio - "Certo, certo ma tu dovrai nasconderti. Mentre camminavo ho visto una fossa per intrappolare gli orsi, là dentro nessuno ti verrà a cercare ma tu dovrai stare in silenzio assoluto fino a quando non verrò a trarti in salvo, d'accordo?"

Syma - Con occhi vitrei - "Uuurgh! C-ci proverò... ma tu fa in fretta...!"

Il non-morto viene così calato con delicatezza in fondo alla trappola. Non riesce più a reggersi sulle gambe. Di lì a poco: terra. Terra e ancora terra. Di lì a poco i capelli crespi del dolorante Syma si trovano inaspettatamente cosparsi di pietrisco.

Syma - Piangendo disperato e mordendosi le labbra - "Ma che... gh! Che stai facendo?" - Con sgomento - "Tirami fuori, perchè mi lanci della terra, aiuto mi stai sotterrando... a-aiuto! Che succede lassù?"

Hostage non risponde. I suoi occhi sono gelidi e lucenti come il metallo, sta seppellendo vivo l'ex-governatore. Cinico e spietato il mutaforma ha deciso di prendersi il merito del massacro dei liberi di Montrak. Eliminando Syma, già dato per disperso, potrà spiccare per la brillante impresa agli occhi del nuovo re, Shi-Godran Regat.

Dopo aver coperto a mani nude la buca ed aver fatto tacere il grido disperato di Syma, Hostage cade dalla stanchezza. Sul morbido terreno avverte le vibrazioni provenienti dal sottosuolo: spasmi di un essere che non può morire, dilaniato dal dolore, soffocato e ancora una volta umiliato.

Hostage - Senza fiato - "Perdonami amico, non ho forze o armi per ucciderti. Non ho nulla contro di te e giuro che presto tornerò a mettere fine alla tua agonia, non meritavi questo trattamento..."

In quello stesso istante un pensiero proveniente dal passato riemerge nella mente della spia: il ricordo della sorella minore. Amia. Si era sacrificata per salvare la sua vita.

Hostage - Con gli occhi bagnati dalle lacrime - "Mh... nemmeno mia sorella minore meritava di essere sbranata dai cani randagi... Anche tu, come lei, subisci l'ingiusto destino di Katra ma non ti preoccupare, farò in modo che tu non sia più cosciente mentre mi fregerò del tuo operato... così come ho messo fine alle tue sofferenze... Amia."

Mentre Kosmos e Loug si precipitano alla ricerca di Aran, Hostage si concede il necessario riposo di una clessidra per poi rialzarsi e rincamminarsi. Una scorta lo attende per portarlo al cospetto di alti generali di Vereskatur.

Il serpente dagli occhi di ghiaccio continua il suo viaggio mentre Syma è condannato a vivere l'incubo di una morte senza termine; la dilatazione interminabile del tormento prossimo al trapasso.

CONTINUA...

 

 
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