- Propulsione magnetica -
 
ARTICOLO
Ipotesi sui metodi di propulsione degli UFO

Gli UFO potrebbero muoversi per forze antigravitazionali

Una delle poche cose che sono state più volte accertate dopo l'atterraggio di un velivolo UFO è la presenza di un campo magnetico più o meno intenso; vediamo una lista di effetti che inducono a pensare alla presenza di un campo magnetico:

  1. Surriscaldamento del terreno: il terreno aumenta di temperatura in seguito all'induzione magnetica;
  2. Interruzione della correnteelettrica;
  3. Disturbo di comunicazioni radiotelevisive;
  4. Disturbo degli apparecchi di controllo di voli nelle vicinanze;
  5. Bruciature e calcinazione sul terreno;
  6. Vegetazione attorno come "caramellata";
  7. Nessuna nuova flora per diversi mesi.

Per produrre così gravi conseguenze, evidentemente, il campo magnetico generato dall'oggetto volante non identificato deve essere molto forte: secondo calcoli per interrompere il circuito di una batteria sono necessari 2 milioni di Gauss (10 volte la quantità massima mai prodotta dall'uomo); a prova di questa tesi al polo antartico fu posto un rilevatore di onde magnetiche che segnalò straordinari rapporti, anche se la misurazione dovrebbe avvenire a bordo dell'apparecchio stesso e non a distanza anche di più chilometri. Secondo le rilevazioni effettuate su grandi dischi (o "sigari") il potenziale energetico sotto forma magnetica, se fosse liberato sotto forma di energia termica sarebbe di gran lunga superiore a quello di una bomba H (si parla di dozzine di megaton in più).
Questi ragionamenti hanno inoltre portato ad ipotizzare un metodo con il quale gli UFO si possono ricaricare reciprocamente di energia magnetica, semplicemente ponendo il velivolo "ricaricatore" al centro e quelli da ricaricare attorno. Questa che potrebbe sembrare una semplice illazione è invece sostenuta da diversi avvistamenti reali: il 17 ottobre 1952 un grande "sigaro" e diversi dischi volanti furono avvistati ad Orlon, Francia; essi, secondo le testimonianze sembravano essere legati da una forza invisibile, durante l'avvistamento diversi filamenti simili alla tela di un ragno furono visti cadere, ma giungendo al suolo si sublimarono (la sublimazione è il passaggio dallo stato solido a quello gassoso) senza lasciare traccia. Questa pioggia di frammenti filamentosi è stata vista in diverse altre occasioni.
Ulteriori studi hanno indotto a pensare che questo campo magnetico non sia statico ma bensì intermittente, e che per generare movimento, dovendo avvenire una trasformazione da energia elettro-magnetica a cinetica (cioè di movimento), ci deve essere una dispersione energetica sotto forma di calore: questo spiegherebbe dunque le bruciature conseguenti all'atterraggio di questi velivoli.
Questi campi magnetici sembrano risolvere le difficoltà che abbiamo noi umani nel realizzare un reattore di tipo Tokamak (che permette risultati stupefacenti), ovvero l'impossibilità di creare un campo magnetico e una fonte di calore sufficienti; per questo si è pensato che gli ordigni volanti extra-terrestri basino i loro motori su un propulsore simile.

 

Immagini correlate

Un reattore Tokamak all'opera
 

UN REATTORE TOKAMAK ALL'OPERA


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