- Il pangolino del Capo -
 
ANIMALI NEL MONDO
IMMAGINE DESCRIZIONE

Il pangolino del Capo
 


Pangolino del Capo

GRUPPO: mammiferi
ORDINE: folidoti
FAMIGLIA: manidi
GENERE: manis temmincki

PESO: 7-18 Kg
LUNGHEZZA (testa e corpo): 34-61 cm
LUNGHEZZA CODA: 31-50 cm

MATURITA' SESSUALE: 2 anni
RIPRODUZIONE: tutto l'anno
PERIODO DI GESTAZIONE: 130-150 giorni
NUMERO DI PICCOLI: uno
INTERVALLO FRA LE NASCITE: 6 mesi

DIETA TIPICA: formiche, termiti e larve di coleotteri

CURIOSITA'


NOTE INTERESSANTI

  • Il corpo del pangolino del Capo è ricoperto di appuntite squame con le quali si difende dai predatori, a volte avvolgendosi su sé.
  • Per nutrirsi si serve della sua lingua, appositamente lunga e appiccicosa.
  • In Tanzania viene chiamato "il dottore" per le presunte qualità curative delle sue parti corporee.
  • Per liberarsi di parassiti questo animale si rotola sul suolo umido, formando così piccoli pantani.

Habitat Comportamento

Habitat
Il manis temmincki vive diffusamente al di sotto dei 1700 m di altitudine in boschi secchi, su suolo sabbioso o in savane. Requisito fondamentale di un'area per poter essere abitata dal pangolino sono una certa disponibilità d'acqua, di formiche e termiti. Trascorre le sue giornate riposando in tane di oritterotopo abbandonate, alle quali sigilla opportunamente l'entrate per difendersi dalla minaccia dei predatori: sfrutta più d'una tana nella stessa area ma non le scava da sé per via dei suoi deboli artigli.
 

Comportamento
Il pangolino del Capo per segnare il territorio si serve di feci, urina e altre secrezioni anali. La scarsa vista lo ha portato a sviluppare un olfatto finissimo, grazie al quale riesce a individuare compagni e predatori (tra i quali iene, leoni e sciacalli). Come l'olfatto anche l'udito è molto sviluppato: è infatti spesso possibile vederlo eretto ad annusare e ascoltare odori e rumori nell'aria. Quando viene spaventato questo animale inizia ad emettere un fischio, piega la testa e mostra le squame sulle spalle, ma se questo non basta a dissuadere il suo predatore può anche spruzzare un liquido maleodorante dalla ghiandola anale. Infine si raggomitola su sé stesso come una palla; a questo punto la maggior parte dei predatori si scoraggia, fatta eccezione per i felini di grossa taglia.
 
Nutrimento Riproduzione

Nutrimento
Il pangolino si nutre principalmente di colonie di formiche e termiti in superficie, poiché non è in grado di raggiungere prede in profondità. Inoltre, evita gli insetti che per difendersi emettono secrezioni urticanti. La sua tecnica è semplice: raspa il terreno per mettere in tumulto la colonia, che, uscita allo scoperto, viene in gran parte catturata grazie alla lunga e appiccicosa lingua. In una notte arriva a nutrirsi di 150-300 g di formiche. Spesso cerca larve di coleotteri tra legno o escrementi secchi.
 

Riproduzione
Per segnalare la loro ricettività, le femmine di pangolino, rilasciano pungenti olezzi che attirano l'altro sesso. La coppia che si forma non è stabile: dopo l'accoppiamento maschio e femmina tornano a vite separate. Dopo 4-5 mesi viene alla luce un singolo piccolo, non ancora in grado di camminare ma solamente di strisciare e per questo nel primo mese di vita viene allattato dalla madre, in seguito il piccolo si muoverà sulle spalle della genitrice. Sebbene lo svezzamento avvenga a 3 mesi di vita, il piccolo rimarrà con la madre fino a 6-7 mesi d'età.
 
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