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Unicità creativa Se un'opera d'arte viene riconosciuta da tutti, non è un'opera di valore proprio in virtù della sua banale riconoscibilità. Se tutti associano all'idea di arte ciò che abbiamo creato significa che il nostro lavoro ha dei precedenti o ne racchiude abbastanza. Una delle più comuni critiche che si possono muovere alle opere d'arte contemporanee è in taluni casi indirizzata verso la loro semplicità, la loro effettiva o apparente mancanza di complessità e soprattutto la facilità di riproduzione. Ma qui si va ad identificare appunto che cos'è la vera arte, come si divide l'artigiano dall'artista: il primo difatti si rifà a idee, canoni, significati, il secondo li crea. Cercare di creare un'opera d'arte può significare mettersi di fronte a limiti che non avremmo immaginato di avere. Non è affatto facile uscire abbastanza dagli schemi da riuscire a pensare ciò che miliardi di vivi e miliardi di di miliardi di trapassati non hanno pensato in anni e anni di vita. Gli schemi mentali comuni di un essere umano portano consciamente e inconsciamente a replicare comportamenti o nel migliore dei casi a rielabolarli. Gli effetti dell'arte Possiamo dire che cos'è stata l'arte in passato ma non possiamo definirne i canoni nel futuro. Il capolavoro è quel qualcosa che fa parlare di se nel presente ma non viene compreso se non da una ristretta cerchia di menti "illuminate". L'uomo comune non può che rifiutare qualcosa che non capisce perchè non è in grado di ricondurre a situazioni e schemi già presi in considerazione. Solo i secoli invecchiando l'idea e creando dei precedenti possono diffondere i perchè dell'assurdo. .
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