- Informel (pittura ad olio) -
 
 Analisi critica opera di: Maria Lassnig
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Informel

Autore: Maria Lassnig
Dati tecnici
: olio su tela, 98x79cm
Datazione
: 1951
Ubicazione: esposto nel museo Mumok a Vienna
Curiosità: n/a
 

COMMENTI E RIFLESSIONI

Riflessioni

Una parete sfondata, complicazioni nascoste, piani prospettici irregolari, tutto confluisce nell'evolversi del colore: da spento/neutro a vivo/passionale. Da una cornice bianca di "tessuto epidermico" si approda ad una violenta penetrazione nell'inconscio. Colori da macellazione. La lacerazione mostra nel suo fulcro il rosso viscerale di una corporeità esasperata, incline ad una "perversione necrofila" ma con un fine, quello catartico. Proprio in questo si evidenziano (con attraversamenti di action painting ed evidente espressionismo astratto) le basi dell'azionismo viennese, quella corrente di body art che vuole esternare la mostruosità insita nell'uomo a scopo "curativo", "migliorativo". Nell'irruenza di pennellate apparentemente distratte si cela l'obiettivo di sviluppare una "liberazione" da ciò che di distruttivo/putrido risiede nell'animo umano. Sfogo. In questo senso la pittrice vuole mutare la sua figura di artista in favore di "guaritrice". Sulla scia di un'interpretazione "freudiana", Lassnig vuole togliere veli (sessuali e non solo), distruggere tabù, preconcetti e censure dell'animo umano. In questo senso il quadro rappresenta quasi una breccia nella banale parete di forzature sociali, superficialità e chiusura mentale verso un mondo che si sviluppa senza sosta nella sua maestosa e incontrollabile vastità. Scade ogni certezza. Guardando oltre il muro delle apparenze si scorge una complessa e profonda struttura dai confini indefiniti, irrazionali. Vengono messi a nudo principi carnali dei quali a volte si finge di ignorare l'esistenza. L'opera mostra insomma una finestra dalle finiture irregolari, simbolo di difficoltà nel mostrare all'osservatore lo sfacelo che risiede oltre, oltre e dentro noi. Una prospettiva difficile. Mentre l'osservatore si perde e rimane rovinosamente coinvolto nel caos del senza-confine e senza-morale, la mente dovrebbe liberarsi di quanto di negativo alberga in lei.

 

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