- Collezioni primavera/estate 2008 -
 
Scritto da: Giancarla Vietti
ARTICOLO

Immagine 1

Immagine 2
 
Anteprima spring/summer 2008
Fantastiche incursioni della pittura d'avanguardia e neo-romanticismo: libertà di esprimersi

Fantasia

Uno dei segreti della moda è quello di regalarci inaspettatamente qualcosa, che consideravamo impossibile avere o indossare: tutt'a un tratto, un desiderio, che non riconoscevamo neppure, dentro di noi, è lì, pronto a lasciarsi interpretare. Così è per il mood anni '50, '60, '70, per coloro che non l'hanno vissuto o che erano troppo piccole per indossare quei mondi, che rappresentavano orizzonti irraggiungibili. Improvvisamente lo possono fare. Per questa nuova estate 2008, oltre all'emozione di viaggi nel tempo, ci sarà anche quella delle incursioni nell'arte pittorica. Gli stilisti Dolce & Gabbana, infatti, hanno scelto un gruppo di pittrici che hanno espresso la loro libera creatività direttamente su sete, chiffon e taffetas, dipingendo a spatolate astratte e inondando i tessuti di vividi colori e segni e fiori oversize, solo accennati. Questo per la realizzazione di corti abitini (sempre l'abito!) svasati, a uovo, rigonfi, così come per vaporose mises da sera. Tutti pezzi unici, numerati. Sarà divertente indossare, quasi essere, questa action painting, questa pittura gestuale, questo espressionismo astratto. E', così, dato inizio, ad una nuova ricerca di fantasie inedite, informali e significative. Maestri per l'imprinting degli stampati d'avanguardia sono sempre, a Londra, Basso & Brooke. A Milano Frida Giannini per Gucci, interpreta rock e percorsi decorativi ispirati appunto all'informale di Jackson Pollock e Marc Rothko, i più riconoscibili must della couture degli anni '50. La stilista elabora inediti grafismi, declinati in bianco e nero, con inattese colate di giallo oro, per impeccabili abiti da sera, con spumeggianti gonne al ginocchio e minute giacchine con la vita stretta, per il giorno.

Romanticismo

Se, nella scorsa stagione, avevamo parlato di recupero di uno stile femminile per la donna, che non ha più bisogno di fare il verso all'abbigliamento maschile, per affermarsi nella società, oggi daremo sottolineatura perfino al mood romantico. D & G  usano organza, tulle, broccati, doppiati col velo, per un effetto polveroso, sfilano tailleur al ginocchio, a più veli. Il colore che maggiormente interpreteremo sarà il carne o l'écru o il rosa, per un trend sensuale, con oniriche proposte dal virginale appeal. Bandita ogni rigidità, le silhouettes proposte, rieditano i volumi vaporosi e le forme allungate, movimentate da svasature che pescano sempre negli anni'50. In molte collezioni è scomparso il minimalismo, di cui siamo sempre stati amanti, a favore di drappeggi, plissé e rimborsi. Nel segno della leggerezza, sono amabili ruches, panneggi, volants, pizzi e merletti. Evanescente si è rivelata Miuccia Prada, che conferma una tendenza alla ricerca di stampe fantasia, con vesti disegnate con enigmatici elfi e fatine da saga nordica, scarpe col tacco a forma di rosa capovolta, pigiami da giorno, madras e check dalle geometrie distorte. Sembra, in queste uscite, delinearsi l'abbandono di uno stile stile solo rigorosamente astratto e concettuale. Fanciulle in fiore sono quelle di Roberto Cavalli, che si allontana dall'esibizione eccentrica, con cui la sua immagine trasgressiva voleva distinguersi. Per la prossima estate, egli immagina ottocenteschi abiti in pizzo e batista, femminilissimi, frizzanti trench frangiati in suede color tortora, piccoli abiti, disegnati a fiorellini in chiffon trasparente, con fitti motivi di plissé euforizzanti, bluse seventy (sempre) neo-gipsy, piccole tuniche drappeggiate per affondare appieno nel recupero delle più basilari regole sartoriali, che hanno sempre risposto ai giochi anatomici del corpo femminile. In tutto questo accattivante baillame romantico, Versace fa eccezione. La sua donna è la donna di potere, che si veste secondo canoni di levigata eleganza (senza distinzione di coscia e di giro vita, grazie a sapienti tagli), ma senza concessioni a fantasie distraenti. Linearità e semplicità sono perseguite con la ormai conclamata abilità di costruzione tecnica perfetta della maison, secondo una  nuova precisa tendenza verso una sensualità sempre più liberata verso fluidità e leggerezza. Qui le spalle tendono ad essere definite, anche se non esagerate, solo, tendenzialmente squadrate. Ricordo, tra le mises più portabili e più giovani, una anteprima rappresentata da con un piccolo soprabito doppiopetto corto e compatto, in tonalità pallide, con short sottostante, con gli orli di identica lunghezza per entrambi i capi, per un completo perfetto da giorno, prima di ammirare la mirabolante bellezza delle silhouettes lunghissime degli abiti da sera, dove la schiena è il punto nudo per eccellenza.

New entry

Nuove aziende emergenti si fanno notare. Prima fra tutte, per la perfetta vena old romantica, è Arcangel (www.arcangel.com), 124 Barlby Road, London: Gary Deane, marketing director, la cui moglie è la stilista, che propone pizzi a profusione, per incantevoli modelli, notevole il giusto rapporto qualità/prezzo. Da vedere.  La petite salope presenta tutta una serie di abiti in shantung ad  A ed a trapezio degni di grande nota, poi, una versione rivista e corretta del famoso abito di Marilyn Monroe ed altre cose in raso di seta, con applicazioni di ruches e fiori, che non sfuggono a concessioni languide e a scollature sulla schiena. Questa collezione riscopre, inoltre, il robe-manteau, un abito jolly, facile per tutte le occasioni, che ha fatto epoca.  Luna Bi appoggia su un classico micro-golfino beige una delicata cintura in raso nero, per poi abbinare altro nero al favorito rosa carne, non senza il magico tocco di una collana, le cui perle sono avvolte una per una in un mitico leggerissimo velo, quasi a proteggerle. Già dalla scorsa splendida collezione, questo marchio disegna piccole ispirazioni etniche sui modelli, con un risultato molto cool, fino ad arrivare al cachemire sdrammatizzato da scialli e morbide cuffie grunge. Per il grande trend degli abiti fantasia dagli adrenalinici cromatismi, vincente è Alice San Diego, che, nonostante il nome rimandi oltreoceano, è a Parma. Azienda in pieno boom, esprime un accattivante buon gusto, molto femminile. Rosamunda è una stilista fecondissima nella creazione a gettito continuo. Non solo oggi, per il nuovo mood, ma, da sempre, esprime pizzi e romanticismo a piene mani, quasi ottocenteschi: una stola in pizzo da chiudersi con un grande fiocco in raso nocciola, oppure, dal classico, tenero scialletto all'uncinetto, fa uscire due manichette, facendolo diventare un golfino, una giacchetta, se abbottonata. Tutto hand made.

Il ritratto creativo spring/summer 2008 avrà un imprinting glamour, non senza gli influssi come-back (anni '60) della pellicola appena uscita "Factory girl", su Andy Warhol, autore, in questo momento, focalizzato al massimo, e la sua musa Edie Sedgwick.

 

<< INDIETRO