- Estate 2010: Krizia -
 
Scritto da: Giancarla Vietti
ARTICOLO

Immagine 1
 
Estate 2010, Krizia: il corpo ridisegnato
Un nuovo concetto di corpo, che scivola tra volumi ariosi e ampiezze danzanti

Krizia: corto, shorts e breve storia della scollatura

Le proposte di questa estate, in tempo conclamato di crisi, sembrano voler ridisegnare un impatto positivo con la realtà. Krizia si presenta con una festa di colori, chilometri di tessuti, ricchezza di volumi, ampiezze danzanti senza risparmio. Tutto sale: anche gli orli, tanto corti da rasentare l'impudenza. Salgono anche i microshorts: sono l'elemento che caratterizza indelebilmente questa stagione. Essi possono tranquillamente stare sotto il tailleur, oppure inserirsi stranamente in qualunque insieme, per renderlo più smodatamente comodo e provocatorio. Per Krizia, tutto si gonfia, lievita, si apre a ventaglio, si dilata in petali sovrapposti, quasi a voler sollevare il corpo nell'etere.

Qualcosa scende a tuffo: una profonda scollatura a V. Esiste sempre la messa a fuoco consistente del punto scollatura, ma insieme attrae, in un abito, un'apertura profonda, magari a lembi appena accostati, che fa scomparire il seno, lasciato libero, soltanto sottinteso. Una tendenza che si svilupperà anche nel prossimo inverno. Non dimentichiamo che la scollatura procace, storicamente, appartiene a periodi di crisi economica o, perlomeno, di fasi in cui si tenta di uscire dalla crisi. Il gusto del fascino androgino e piatto, appare, invece, in tempi di boom economico. E'quasi la visione di un miraggio di benessere, nel primo caso, quasi, invece, un'ingenua e  formale affermazione di potere, nel secondo, cioè, nei momenti di esplosione economica. Ai posteri, lo sviluppo di queste tendenze.

I materiali, i colori

I materiali utilizzati sono, in primis, lo stretch, l'elasticizzato, che entra nella trama di quasi tutti i tessuti e che, da quando è apparso, non ci abbandona più. Si lega al cotone, addirittura al cady. Tra i tessuti preferiti, in questa collezione, sono da evidenziare: la seta  paracaute, un croccante taffetà, quasi spruzzato di luce, poi, organza, lurex, paillettes, sempre sdrammatizzate e giocate di giorno. Per la maglieria interessanti sono le idee in seta/rame: il rame ha una colorazione e una duttilità, che evoca sempre un  fascino alternativo, mai utilizzato su larga scala, anzi solo dal gusto di alcuni stilisti. Nuove proposte nascono, in altri modelli, dall'uso della fettuccia, dei filati a catenella, dai virtuosismi in cachemire-seta oppure in seta-organzino, per righe lucido-opache.

I colori sembrano già una storia, solo nel raccontarli: avorio, avena, caramello, ruggine, verde bottiglia, verde lime, verde acqua, glicine, ireos. Ed ancora apprezziamo i bagliori dell'acciaio, sia satinato, sia brunito, sempre luminoso. Il nero, affermano da Krizia,  viene utilizzato solo per contrasto, per dare più forza ad un colore, più luce all'apparire di un chiarore.

 

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