Imparare a disegnare manga
 


Articoli Disegnare l'effetto metallo


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Riflessi dei materiali

Ciascun materiale ha un determinato livello di rifrazione della luce e quindi dell'ambiente circostante, uno dei metodi migliori per imparare a renderne l'idea è quello di partire da un metallo e calibrarne i contrasti in relazione al grado di rifrazione desiderato (maggiore contrasto per materiali rifrangenti come ad esempio l'oro, minore contrasto tra chiaroscuri per quelli opachi come la plastica)...

Tutorial sul disegno manga


Disegnare l'effetto metallo - Figura 1

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FIGURA 1

 Immagini di esempio

1) per prima cosa premettiamo che i riflessi metallici sono particolarmente visibili su superfici curve; in questo tutorial analizzeremo un cono una sfera e un cilindro; iniziamo a disegnarne le sagome senza tracciare le linee interne (fig.1A-D-G);

2) individuata la sorgente di luce (in questo caso in alto a sinistra) stabiliamo dove posizionare illuminazioni e ombra tenendo presente che l'area illuminata è sempre percentualmente inferiore, in quanto a spazio occupato, rispetto all'ombra; più il materiale di partenza risulta rifrangente più dovremo usare linee nette e contrasti cromatici più intensi;

3) diamo a luce e ombre toni contrastanti, forme "filamentose", tondeggianti o appuntite ma sempre equilibrate; mentre facciamo questo teniamo sempre una distanza per quanto riguarda bordi esterni ed interni (fig.1B-E-H);

4) non mettiamo matematicamente bianco in alto a sinistra e nero in basso a destra, lasciamo piuttosto "scivolare" liberamente "filamenti" di dimensione inferiore anche in altri punti: diamo volume (fig.1B-E-H);

5) concludiamo il lavoro attraverso leggere sfumature che, come descritto in figura 1C-F-I, coprono gradatamente le superfici che passano tra i punti più chiari e quelli più scuri;

6) all'inizio trovare i giusti equilibri tra forme e colore può sembrare complesso ma con un po' di pratica e qualche modello reale (biglie di ferro, pentole d'acciaio, ecc.) il risultato non potrà che essere efficace.

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