- SUNN O))) -
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SUNN O))) - Black One Black One

Gruppo: SUNN O)))
Genere: Drone Doom
Etichetta: Southern Lord Records
Data d'uscita: 2005
Voto: 9,5

1. Sin Nanna - 2. It Took The Night To Believe - 3. Cursed Realms (Of The Winterdemons) - 4. Orthodox Caveman - 5. CandleGoat - 6. Cry For The Weeper - 7. Bathory Erzsebet
 
RECENSIONE
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Il "capitolo nero" della discografia sei Sunn O))).
Per descrivere "Black One" non ci sono altre parole che "nero". Ebbene sì, questo disco è un concentrato di essenza di oscurità nella sua più pura incarnazione. Appunto per questa ragione questo album si merita un 9,5. D'altronde, il disco di fatto è inascoltabile, provoca fastidio, sofferenza, depressione: fa sentire l'ascoltatore irrimediabilmente "solo". Un sentimento claustrofobico avvolge ogni cosa e l'oscurità divora tutto, inghiottendolo in un buco nero senza via d'uscita. Può un disco che produce simili atrocità meritare 9,5? Sì, appunto per questa ragione. Chi riuscirebbe, in 7 brani musicali, a ricreare quello che potrebbe facilmente essere l'Inferno, se non un gruppo dalla straordinaria capacità creativa e, se vogliamo, visionaria?
I brani sono tutti in puro stile Sunn O))), ma estremizzato all'inverosimile, creando un condensato di "male" sonoro, di cui "It Took The Night To Believe", con il suo angosciante, ripetitivo riff, e "Orthodox Caveman", con la sua solenne pesantezza, sono solo assaggi. La "cover" degli Immortal "Cursed Realms (Of The Winterdemons)" riesce, nella sua glaciale essenza, a superare di gran lunga i blackster norvegesi, in quanto a "gelo sonoro". "CandleGoat", "Cry For The Weeper" e la solenne chiusura "Bathory Erzsebet", proseguono su questo canone, e descrivere ciascuna canzone è superfluo, in quanto ogni singolo brano è una goccia di quel male che pervade ogni nota dell'intero disco, male per nulla ammortizzato dalla intro "Sin Nanna", che anzi rende più angosciosa l'attesa.
Per concludere, menzione d'onore all'artwork: pregevole lavoro firmato dallo stesso O'Malley (il quale lavora come grafico per l'etichetta Southern Lord), che riesce a trasporre in elemento visivo le sensazioni sonore del disco.
Straordinarie collaborazioni (Malefic dei Xasthur e Wrest dei Leviathan) sono la ciliegina sulla torta. Per rendere inoltre più "grim" il tutto, si ricorda che Malefic, che è claustrofobico, è stato chiuso in una bara a registrare i vocals di "Bathory Erzsébet".
In conclusione, probabilmente, pochi ascoltatori riusciranno ad ascoltare l'album per intero, ma l'attrazione per quella goccia nera nella collezione di cd sarà sempre morbosamente forte: per questa ragione "Black One" è un disco che sfiora la perfezione.
 
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