- Burzum -


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Burzum

Voce: Varg "Count Grishnackh" Vikernes
Basso: Varg "Count Grishnackh" Vikernes
Chitarra: Varg "Count Grishnackh" Vikernes
Batteria: Varg "Count Grishnackh" Vikernes
Sintetizzatore: Varg "Count Grishnackh" Vikernes

Il progetto musicale Burzum nasce per opera di Varg Vikernes nei primi anni novanta, durante la fondamentale crescita del movimento del Black Metal in Norvegia. Tralasciando i vari aspetti legati alle vicende che hanno sconvolto la Norvegia di quegli anni, per cui ci sarebbe da parlare per troppo tempo, verranno qui analizzati gli aspetti prettamente musicali dell'opera di Varg.
"Burzum" non è solo un "progetto musicale" per Varg; è la sua vita.
Prima di cominciare, è bene chiarire cosa vuol dire "Burzum". La parola "burzum" non appartiene ad alcuna lingua parlata ma al linguaggio oscuro degli orchi de "Il Signore degli Anelli", e significa esattamente "buio, oscurità". Essa si trova scritta sull'incisione dell'anello.
La produzione musicale di Vikernes si articola, tralasciando i vari demo e bootleg, in 7 album, di cui un EP, divisibili in due fasi.
La prima fase, prettamente "black metal", annovera tra sè "Burzum" (1992), "Aske EP" (1992), "Det Som Engang Var" (1992), "Hvis Lyset Tar Oss" (1994) e "Filosofem" (1996), il disco di maggior successo di Varg, che rappresenta l'anello di passaggio alla fase successiva.
La seconda fase si discosta totalmente dal black metal, e lascia spazio a quella vena creativa già sperimentata in tutti gli album precedenti, caratterizzata da musica creata con l'ausilio solo del sintetizzatore, e definibile come dark-ambient, anche se molto spesso supera i connotati tipici del genere. I dischi di questa fase sono "Daudi Baldrs" (1997) e "Hlidskjalf" (1999). Il passaggio all'ambient è dovuto non solo a un desiderio di discostarsi dalla scena black metal, ma anche dalla impossibilità materiale di usare strumenti diversi dal sintetizzatore, poiché vietati dalle autorità della prigione in cui Varg è ancora attualmente detenuto e da cui dovrebbe uscire nel 2008.
Il black metal suonato da Vikernes si distingue da subito da quello normalmente suonato da musicisti come Mayhem, Darkthrone ecc... Il black di Varg è ripetitivo, ossessionante, e lo screaming è estremamente sofferto e strozzato, senza dimenticare l'uso di una distorsione fortissima e di una produzione volutamente di bassa qualità, raggiungendo un risultato così evocativo e atmosferico da non essere mai più emulato da alcun altro musicista black metal. Difficilissimo è per l'ascoltatore individuare tutti i riff "subliminali", nascosti da una distorsione infernale.
La musica ambient di Varg passa da una ripetitiva produzione da "disco di midi" a una qualitativamente elevatissima con Hlidskjalf.
A livello di testi, Varg si distingue per una scrittura poco "blasfema" o "gore", come ci avevano abituati i maestri Mayhem, cercando una maggiore densità filosofica e di significato, usando termini ricercati e intensi, creando atmosfere surreali e decadenti perfettamente concatenate con tutti gli aspetti già analizzati della sua musica. Egli si destreggia con eguale abilità tra la sua lingua madre, il norvegese, e l'inglese.
Per concludere, va aggiunto che è stato tratto solo un video musicale da un brano di Burzum: esso è "Dunkelheit", tratto da "Filosofem". Un brano di Burzum è inoltre stato inserito nella colonna sonora di un film. Esso è "Rundgang um die transzendentale Saule der Singularitat", tratto sempre da "Filosofem" e il film è il cult "Gummo" di Harmony Korine.


ALBUM
 

 

 
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Foto: Varg "Count Grishnackh" Vikernes


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