- Cannibal Corpse -
 
IMMAGINE ALBUM TRACK LIST
Cannibal Corpse - The Wretched Spawn The Wretched Spawn

Gruppo: Cannibal Corpse
Genere: Brutal Death
Etichetta: Metal Blade
Distribuzione: Audioglobe
Durata: 41:58
Data d'uscita: 3/2004
Voto: 7.5

1. Severed Head Stoning - 2. Psychotic Precision - 3. Decency Defied - 4. Frantic Disembowelment - 5. The Wretched Spawn - 6. Cyanide Assassin - 7. Festering In The Crypt - 8. Nothing Left To Mutilate - 9. Blunt Force Castration - 10. Rotted Body Landslide - 11. Slain - 12. Bent Backwards And Broken - 13. They Deserve To Die
 
RECENSIONE


C'è una certezza nella breve vita del metallaro medio. Questa certezza si presenta sotto le spoglie dei Cannibal Corpse. Da più di dieci anni ormai questa istituzione non fa altro che perseverare nella via della violenza musicale. 'Gore is just a jokè, queste sono le uniche parole proferite da Corpsegrinder di cui si abbia notizia. Ed è proprio questa la filosofia a cui i Cannibal si attengono con eroica testardaggine. Ognuno dei nove dischi partoriti (o abortiti?) , compreso questo The Wretched Spawn si presentano come lunghi tunnel degli orrori in cui ogni nefandezza necrofaga e necrofila è permessa e non c'è vergogna ad esibire, sul serio o per scherzo questo ancora non si sa, la parte più malata ed affascinate della perversa fantasia umana. Mostruosità musicali raffinate e potenti come poche sono il biglietto da visita dei nostri eroi americani. Perchè mi dilungo tanto a presentare una bad che almeno per sentito dire conoscono tutti? Semplicemente perchè il disco nuovo dei Cannibal è esattamente ciò che uno si aspetta da un gruppo dal genere. Lungi da ogni sperimentazione o innovazione il classicissimo Cannibal Corpsès sound si mantiene inalterato. Ma dopo anni che continui a fare la stessa cosa, impari a farla veramente bene e difatti The Wretched Spawn non finisce nel dimenticatoio dopo poco proprio per la qualità dei pezzi. Un riffing ormai riconoscibile fra mille, in questa nuova opera si fa apprezzare per la straordinaria varietà che riesce a rompere la pesantezza estrema, evitando così il pericoloso incubo del tasto Skip. Ci tengo inoltre a sottolineare quanto i Cannibal Corpse in tutti i loro lavori abbiamo sempre posto particolare cura agli assoli. In questo caso ce ne sono veramente a iosa e alcuni bellissimi e inaspettati come in Festering The Crypt, la titile track, Nothing Left to Mutilate o Psychotic Precision. L'unica novità, se così vogliamo chiamarla, la troviamo nella durata dei pezzi: i primi quattro sono sotto i 3 minuti. Tutti gli altri tranne tre non superano i 4. Questo non significa che si siano dati al grind estremo. Anzi si alternano canzoni molto veloci ad altre più prossime al mid tempos spacca ossa. Una song in particolare merita il proprio spazio: Festering The Crypt. Un inizio a dir poco funereo che pian piano ingrana fino ai velocissimi doppi assoli per finire poi ancora in una atmosfera cimiteriale. E poi la conclusiva They Deserve to Die che trova la propria forza oltre che nel bel riffing a tratti molto thrasheggiante, anche nel noto stacco di solo basso, autocitazione della ben più famosa Hammer Smashed Face. . Per quanto riguarda Corpsegrinder la prova è più che buona, anch'egli non si discosta dal classico growling'incomprensibile ma non troppò, ma forse per una volta si presta più attenzione al grande lavoro che sta dietro le linee vocali vista la qualità. I Cannibal Corpse sono questi, ormai lo sappiamo. Non solo un perfetto decalogo di termini mortuari o esilaranti buffoni del gore, ma anche una band che sa il fatto suo.
 

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