- Lettera di addio -

- LETTERA -

 
 

 A volte la vita riserva sorprese che nessuno si aspetterebbe, attimi di grande gioia si alternano a momenti di tristezza assoluta: tutto avviene in brevissimi  istanti... La nostra esistenza è come un battito d'ali oggi c'è domani non c'è più...
 Siamo così deboli, così piccoli di fronte all'eternità che per non sentirci delle nullità cerchiamo di denigrare i nostri simili... Non possiamo alzare la nostra torre più in alto di quelle degli altri perchè non ne abbiamo le capacità? Siamo dei falliti ma non vogliamo darlo a vedere? Che fare? Semplice, abbattiamo le torri dei più deboli, o di coloro che sono rimasti indietro nel lavoro, o ancora di quelli che non possono difendersi... Il risultato sarà lo stesso... Ah... Mi verrebbe da ridere se non fossi così depresso...

 Il modo va avanti e io rimango fermo... Solo nella mia stanza, rannicchiato in un angolo a pregare che la mia vita sia solo un'incubo dal quale sto per risvegliarmi... Eh... Peccato che non sia così...

 Vi voglio bene, voglio bene a tutti voi, dal primo all'ultimo... Con molti\e di voi ho scherzato, litigato, disegnato, dipinto, sofferto, con alcuni di voi ho fatto persino a botte... Alcuni\e di voi mi hanno aiutato, mi hanno soccorso nei momenti bui (in certi casi inaspettatamente), mi hanno dato affetto, mi hanno dato la forza di andare avanti... Grazie...! Una classe così credo che non la scorderò mai... Molto probabilmente  voi invece vi scorderete di me... In fondo non sono una grande personalità: stupido, ignorante e mediocre sono gli aggettivi che più mi si addicono... Beh, fa niente, sono già abbastanza contento del fatto che qualcuno di voi stia leggendo questa lettera (sarebbe fantastico se tutti voi la leggeste)...

 Non sò chi di voi abbia idea di quel che significa essere bocciati nel quarto anno di liceo dopo averne già perso uno in una famiglia di laureati che ti guardano male appena parli di una laurea breve; volevano che facessi il medico, o l'ingegnere, o il notaio, o il chirurgo, volevano che uscissi da tutte le scuole col massimo dei voti più le lodi, volevano, volevano e volevano... A nessuno è mai venuto in mente di chiedermi che cosa mi sarebbe piaciuto fare... A nessuno... Beh, sappiate che è dura vivere con questi spettri intorno... Estremamente dura... Soprattutto quando ci si accorge che i propri sforzi sono vani... E' come essere nelle sabbie mobili: più ti muovi più affondi... Quindi, tanto vale restare fermi, si sprofonderebbe comunque. Non sono tagliato per assorbire passivamente ciò che mi viene insegnato, io amo modificare, creare, indagare, scoprire, capire e non ho memoria! Mi rifiuto di avere memoria! Odio la memoria! Essa riporta a galla il passato e il mio passato è brutto, triste, nero, pieno di male, sofferenza... NON LO VOGLIO!

 In conclusione vi chiedo di inviarmi una risposta o anche solo il vostro nome (MANDANDOMI UNA MAIL CLICK HERE), solo per sapere se vi sono giunti questi pensieri... Grazie e addio.

P.S. chi ha letto questa lettera cerchi di non parlarne in mia presenza... E' una cosa che mi darebbe un po' fastidio... Grazie ancora...

 

   

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