- Magic Gladius -
 
XXVII GIORNATA
 Il matrimonio del Re Nero (protagonisti: Shi-Godran Regat, Maximus, Hostage, Soluntes, Esenna e Oohmd)

Magic Gladius
 

Il matrimonio del Re Nero

L'alba. Sui vulcani della Città del Fuoco sta per sorgere una nuova era. Tra crateri vulcanici e lava, svetta la fortezza Eterna, fulcro della capitale di Vereskatur. Mentre i primi raggi illuminano le pietre scure, cinquecento persone attendono trepidanti lo sposalizio di un re mai incontrato. Sono tutti in piedi sull'immensa terrazza; non c'è banchetto, allegria, solo una rude struttura in legno; è una scricchiolante pedana che alle pressioni di calzari d'ossa vibra fin nei reni dei presenti. Su di essa, il boia, il boia e la sua scure. Cammina nervoso, vedrà il re per la prima volta e non conosce nemmeno l'identità dei condannati.

Nell'immenso salone antistante Shi-Godran Regat siede sul suo trono. La sposa, Erenatha, si fa attendere come da tradizione. Non c'è alcuna aria di festa; solo un vento intenso, odoroso, inquieto osa tagliare il silenzio della mastodontica torre.

Soluntes - "Perdonatemi sire, un soldato che non vuole dichiarare il suo grado chiede udienza. Il suo nome è Hostage e porta il tatuaggio della casata dei Ralcko, dice di rispondere ad una vostra precisa convocazione. Desiderate che lo lasci passare?"

Shi-Godran Regat - "Acconsentito, a metà di questo giorno." - Rivolgendosi ai consiglieri e ai generali - "Questo metallico, è riuscito dove altre spie hanno fallito. Ci fornirà l'ubicazione delle roccaforti nemiche sul confine con Montrak."

Silenzio, l'aria è tesa. Regat non si fida di nessuno, deve ancora imporre il suo dominio ai generali del regno. decine di occhi lo guardano con sospetto, invidia, ira. Molti di loro non hanno sostenuto il recente golpe e nonostante i successi militari, i loro occhi sono iniettati di volontà omicida. L'unico ad avere confidenza con con il re è Maximus, valoroso e potente stratega, generale e braccio destro dell'uomo-drago.

Esenna - "Sire, prima che la cerimonia abbia inizio vorrei attirare la vostra attenzione sulla situazione dei miei distretti di confine, a nord-est. La nuova stagione si preannuncia più rigida del previsto e già da ora il sostentamento calorifico del popolo è agli sgoccioli. Temo che..." - Esitando - "Alcuni miei governatori possano farsi corrompere con la legna e lo zolfo da Montrak."

Shi-Godran Regat - Senza volgere lo sguardo - "Sono arrivati tutti gli invitati?"

Soluntes - "Si mio signore, i capi-casata superiori e i consiglieri sono presenti in prima fila, a seguire abbiamo disposto governatori, comandanti, negromanti superiori, capi-casata e nobili. La carovana della sposa è già stata avvistata. I cancelli stanno per aprirsi."

Esenna - "Mio signore forse dovreste concedere l'abbattimento della foresta sul confine, il legname che ne ricaveremmo servirebbe a mitigare il rigore del gelo. Riguadagneremmo la fedeltà dei governatori."

Shi-Godran Regat - Impassibile - "I tronchi per le decapitazioni sono stati posizionati?"

Soluntes - "Si, tutto è stato disposto come da lei ordinato."

Esenna - Con leggero ardire - "Mi state ascoltando?"

Sudando freddo lungo tutta la schiena Soluntes si allontana, sa bene che sfidare Shi-Godran Regat significa morte certa.

Shi-Godran Regat - "Esenna. Se abbattessimo le foreste del nord avremmo poco calore, poco calore per poco tempo. Le piante della foresta bloccano e rallentano l'afflusso delle correnti gelide. Senza il loro apporto tutto il regno verrebbe investito dalla neve. Metteremmo in ginocchio l'intera popolazione esterna alla capitale."

Esenna - "Il-il popolo trema ed è indebolito, Montrak avrà libero accesso ai nostri confini marittimi... Gira voce che ad un nostro cenno di debolezza Almuth si presterà a traghettare le truppe dei liberi con le sue navi! Non abbiamo flotte per difendere la costa nord, le nostre armate navali d'assalto sono tutte a sud e per far loro circumnavigare l'intera penisola ci vorrà..."

Shi-Godran Regat - Perentorio - "Esenna. Un singolo governatore da solo non può negoziare con Montrak, occorre che almeno tre distretti disertino, oppure, che il generale sovraintendente li lasci fare."

Esenna - "Dubitate di me sire? La campagna che stiamo conducendo ci sta dando ottime prospettive di mettere, noi stessi, le mani sulle miniere di zolfo della Foresta Sacra dei druidi. Non c'è nulla che io desideri di più! Sono dieci lune che non mi corico e..."

Shi-Godran Regat - "Dubbi? Prospettive? Parli in un modo che non mi è consono. Maximus, mostra il nostro progetto di espansione."

Maximus - "Ho ispezionato personalmente le terre di confine, i dispacci di Hostage ci riveleranno informazioni tali da permetterci di concentrare i nostri sforzi unicamente su obiettivi sensibili. Non ci areneremo in battaglie lente e sanguinose. Potremo impiegare le catapulte lente."

Esenna - "Catapulte lente? Non vengono impiegate da secoli, Sollus porterà la cavalleria, invierà i chierici! Non avremo mobilità!"

Shi-Godran Regat - "Sollus ha vissuto troppo benessere per mostrare ancora denti affilati. Inoltre mi è giunta voce della morte di Behem il condottiero. La guerra ha un costo e a Methymna ne sono coscienti. L'appoggio offerto a Montrak è solo di facciata, il re non si è ancora deciso a schierare contingenti abbastanza grandi da darci preoccupazione. Si sentono ancora al sicuro."

Maximus - "Il loro apporto per ora è principalmente tattico. Si muoveranno solo quando vedranno cadere le torri di Raufen a sud. Tra circa cento lune."

Esenna - "Follia! Chi convincerà i miei soldati infreddoliti ad avanzare? Le mie truppe non si presteranno a questo suicidio! E comunque chi o che cosa potrà farci avanzare tanto in così poco tempo?"

Shi-Godran Regat - "Un esercito meno frazionato. Generali più audaci. I miei primi proclami da re sono i seguenti: d'ora in poi la vostra dimora sarà questa fortezza, d'ora in poi ogni generale verrà addestrato da me in persona e scenderà, con me, sul campo di battaglia alla guida degli eserciti."

Esenna - "Questo è un affronto! Non ho mai udito..."

Shi-Godran Regat - "Avvicinati Esenna, guardami. Guardami dritto negli occhi. Se abbiamo vinto e stiamo avanzando così tanto è perchè Maximus stesso ha guidato l'Icosh dei nostri guerrieri alla massima potenza. Non nascondere il tuo animo... So tutto di te, dei tuoi governatori corrotti, della tua accondiscendenza, della tua sottomissione a Montrak."

Esenna - Tremante - "S-sono stato costretto! I-il popolo stava perendo e avevo bisogno di..."

Shi-Godran Regat - "Taci." - Cattedratico - "Conosco le tue motivazioni, per questo il tuo cranio poggia ancora sul tuo collo e non è dilaniato fra i miei denti. Piccolo uomo, il tuo spirito è nobile ma il tuo corpo è debole, come fango. In cento lune ti renderò tanto potente che il cielo stesso dovrà chinare lo sguardo di fronte ai tuoi occhi. Odorerai la vittoria, vedrai il rispetto, ascolterai la fedeltà, gusterai la tua energia e soprattutto, avvertirai tanto calore da rendere incandescente il tuo Icosh! Non avrai più bisogno di legna od oro per avere rispetto, per schierare gli uomini in battaglia! Saranno loro! Loro a precederti di cento passi! Non dovrai più strisciare! Sarai la spada che alzerò al cielo per sferzare tutto il continente di Paer!"

Esenna - Stupefatto - "Io..." - Combattuto tra rispetto, stupore e pentimento - "Io, perdonatemi..." - Inginocchiandosi - "Non vi deluderò una seconda volta... Re Nero."

Shi-Godran Regat - "Alzati. D'ora in poi i generali di Vereskatur chineranno il capo solo quando la morte li accoglierà. Questa debolezza verrà condannata come alto tradimento."

Tutti tacciono, stavolta in segno di ammirazione. Regat è riuscito a far percepire, con il suo tono imperioso, la sua forza d'animo e con le parole la sua intelligenza. In un solo breve discorso, ha segnato 0il territorio, ha colpito tutti i presenti. Molti non aspettavano altro che vedere un folle uccidere un generale e perdere le redini le regno. Tutti aspettavano il gesto sconsiderato che avrebbe creato il caos, caos in un regno ancora da stabilizzare.

Magnanimità e ragione hanno prevalso. Per il terrore, in questo giorno, ci sono ancora parecchie clessidre.

Mentre Esenna è rapito dal carisma del sovrano, la sposa giunge a palazzo, scortata da cento cavalieri. Erenatha, moglie del defunto governatore Syma; donna, donna verace, dagli occhi vivi, scuri, non di bell'aspetto ma grande, grande nel rappresentare un milione di originari di Es appartenenti al regno Nero. Grande, nell'essere unica, nell'aver colpito al cuore un essere impenetrabile.

Tra gli invitati c'è anche Hostage. Da dietro alle pupille osserva la sposa e si lascia sedurre da liberi, pericolosi, pensieri.

Hostage - Nella mente - "Re Nero, cos'è per te questa... Creatura stupenda... Hai mai pensato a che sarà di lei? Solo una donna, dacchè se ne ha memoria, ha retto al concepimento e al parto di un uomo-drago... Solo tua madre, un'immortale che ti ha esiliato in prigioni oscure, che ti ha rinnegato. Vuoi ritorcere il torto materno su questa innocente? Ti sei... Ti sei mai chiesto se quello che fai ha un senso che va oltre le apparenze? E' naturale questo tuo cinismo o sei anche tu schiavo del tuo elmo? Prigioniero del tuo ruolo? Dove inizia la verità sul tuo conto, dove questa... Prematura, leggenda?"

Proprio mentre il serpente di metallo si interroga sul possente re, egli esce dal salone per poggiare in suo mastodontico corpo sullo spartano palco. Il corpulento boia a suo confronto non è che un malnutrito ragazzino e non appena ne ha occasione abbandona ossequiente la pedana.

Stendardi neri alti come palazzi volteggiano in cielo con la coda in fiamme. Creature di ogni genere prestano il loro inchino in veste rossa alla maestà del re di Vereskatur. Shi-Godrean Regat.

L'imponente sposo tace, per un lungo, interminabile, minuto; poi prende fiato e fa risuonare la sua voce come un tuono tra la pioggia. Come la neve tagliente d'alta quota.

Shi-Godran Regat - Con lunghe pause - "Fin da bambino, poco dopo aver imparato a camminare, provai un grande desiderio. Libertà. Libertà che come figlio illegittimo di una Gorwase, a Orikan, non potevo avere. Provai a lottare ma capii che nulla potevo con le mie sole forze. Provai ad armarmi ma capii che a nulla valeva una spada contro mille lame. Capii allora che le conquiste più grandi son quelle che si ottengono con la condivisione." - Alzando il torace - "Usai me  stesso come scudo per coprire la fuga dei miei compagni dalle carceri Epitee. Quando il mio petto fu squarciato di frecce, tutti, tutti i prigionieri si vergognarono di vedere un bambino superarli di tanto in coraggio." - Puntando con il dito gli invitati - "Quello che prima era terrore divenne forza, ciò che prima era impossibile divenne possibile. Uniti, nemmeno le guardie dei demoni di Orikan ci hanno fermati! Come un fiume tumultuoso abbattemmo cancelli, strade, palazzi e guerrieri. Furia." - In un crescendo di intensità - "Nulla è impossibile ad un popolo coeso. Permettimi, Vereskatur, di non essere il tuo dominatore ma la direzione, la direzione della tua affilata scure! Giuro, fin da ora che mai cederò e mai vi darò modo di vedermi chinato!" - Urlando - "Tutti quanti scenderemo in campo e quando la mano della morte ci afferrerà per le gambe, noi le staccheremo l'intero braccio!"

Un boato. L'evoluzione del coinvolgimento dei presenti è tale che tutti i guerrieri presenti scatenano il loro Icosh fino a deformare le pietre secolari della fortezza Eterna. La luce emanata è visibile a grande distanza.

Shi-Godran Regat - "Oggi, io, Shi-Godran Regat, prendo in moglie questa donna, a suggello non di un misero amore personale ma della mia dedizione a servire il Regno Nero finchè avrò fuoco nei polmoni! Alzate le braccia al cielo e sfidate l'Ingenerato! Nelle prossime cento lune avremo tanto calore da cercare noi stessi il gelo della stagione a venire! Il nostro muro di fiamme salirà fino alle nubi della Volta celeste! Urla Vereskatur! Urla e brucia!"

La folla è in delirio.

Hostage - Nel pensiero - "Non è la sua forza di uomo-drago ad averlo messo in cima a questo regno, solo ora lo comprendo, solo ora capisco, solo ora lo ammiro... Eppure, eppure vedo al di là della sua corazza... C'è un cuore, sotto le infinite squame di drago... Lo avverto e lo interrogo con il mio sguardo, immerso nel suo..." - Fissando Regat - "Erenatha morirà nel concepire tuo figlio e tu, tu che pensi? Alle sorti di milioni e milioni di vite? Ad un simbolo? Che differenza passa tra la loro e quella di questa donna? Questo, questo è il peso a cui non ti puoi sottrarre. Sono l'unico che legge la tristezza nei tuo occhi, sarò l'unico a comprenderti, l'unico a tradirti..."

Shi-Godran Regat - "Ho preso per voi migliaia di vite e oggi, nel giorno del mio matrimonio, farò impiccare le persone che hanno provato a corrompere la nostra unità! Spie! Vermi immondi che hanno cercato di avvelenare questa corte. Portate i condannati di Sollus, di Montrak e di Breth!"

Hostage - Nel pensiero - "Parli di spie e guardi dritto verso di me... Massacrerai colpevoli o innocenti? Poco importa... La scena, il teatro, il senso completo non può perdersi nei dettagli..."

I condannati salgono al patibolo e un respiro, tra la folla, si fa più minaccioso. Allo stesso tempo caldo come il fuoco e solido, scricchiolante, come il metallo. Le teste vengono legate ai tronchi e una poderosa voce metallica, chiusa in polmoni d'acciaio, si leva al di sopra della folla. Maximus la nota per primo.

Maximus - Rivolgendosi a Soluntes - "Laggiù, il metallico con le lame, vicino all'asta dello stendardo!"

Oohmd - "Basta con queste follie! Re Nero tu non sei che un demone! Oggi capisco che hai solo forza per parlare!" - Furente - "Non sei invincibile! Puoi sanguinare! Puoi morire e morirai! Tu sei solo un simbolo! Non sei invincibile! Puoi sanguinare! Puoi morire e morirai! Tu sei solo un simbolo! Non sei invincibile! Puoi sanguinare! Puoi morire e morirai!"

Soluntes - "Dove? Un elementale! Dobbiamo far intervenire le guardie!"

Shi-Godran Regat - "Fatti avanti."

Maximus - Sorridendo - "Incredibile, osa aggredire il Re Nero nel suo stesso palazzo. Provo profondo rispetto per quel pazzo. Soluntes, non ti avevo chiesto di escludere i metallici da questa celebrazione? Come mai si trova qui?"

Soluntes - "Il re in persona mi ha chiesto di non escluderli! Non restiamo a guardare! Un elementale potrebbe abbattere l'intero terrazzo solo sprigionando la sua aura! Dobbiamo intervenire!"

Oohmd - "Ho arrestato l'avanzata di interi eserciti, ho raso al suolo interi villaggi, nessuno può fermare il volere di Oohmd!" - Lanciandosi contro Regat - "Per Udgoood!"

Esenna - "Mio signore! Permettetemi di farvi scudo con il mio corpo!"

Shi-Godran Regat - "Ho altri progetti per il tuo corpo."

La folla è nel panico. tutti gli occhi sono puntati sul re Nero che non si muove di un passo.

Soluntes - "Il re è in pericolo!"

Maximus - Scrutando gli invitati - "Tra gli ospiti c'è anche un semi-metallico, un certo Hostage se non erro giusto? Laggiù, quello biondo. Ci è fedele?"

Soluntes - "Io... Credo..."

In quel mentre l'aggressore corre forsennatamente verso il suo obiettivo, i suoi movimenti sono violenti, ad ogni passo il pavimento in pietra sprofonda e diventa incandescente. Oohmd è un elementale polimorfico, racchiude in se metallo e fuoco. Il suo braccio si fa fiammeggiante, il fuoco invade l'aria circostante, l'ossigeno ne è risucchiato. Regat si scioglie il mantello. L'idrogeno intorno a lui viene attirato dalla sua mano stretta a pugno.

Maximus - Scrutando con attenzione - "Divertente! Ci sono almeno venti metallici tra la folla e due sono elementali. Regat non ne uscirà illeso..."

Soluntes - "Che devo fare?"

La sposa tace, a braccia aperte, ad occhi chiusi, appoggiata alle pareti della fortezza. Un secondo colosso di metallo si stacca dalle fila per invadere il tappeto rosso nuziale. I suoi avambracci si sciolgono per ricomporsi in forma di lama. Il suo colore dorato risplende al sole ormai alto in cielo. Il bagliore accecante si riflette sugli occhi di tutti: sta correndo verso Regat. Grugnisce.

Maximus - "Lasciamo che il re combatta, dai ordine agli invitati di sgombrare l'area. Sono gli ospiti che rischiano la vita. Fai salire tutte le guardie a disposizione, intima a tutti di non intervenire, fai chiudere le porte della fortezza, ordina ai negromanti di ostacolare l'influsso solare."

Soluntes - "Ma il re potrebbe..."

Maximus - "Il re è un uomo-drago. Se qualche metallico si rivolgesse verso altri obiettivi non esitare ad applicare i variatori magnetici. La situazione è..." - Sorridendo - "Quasi sotto controllo..."

Maximus conosce Regat come un fratello e sa, sa che qualunque attacco i nemici sferreranno lui non indietreggerà. Loro corrono e lui aspetta. Loro gli saltano addosso come belve. Lui aspetta, lui sorride, sa di non poter prolungare lo scontro, sa di non poter mettere a repentaglio il centro di potere di Vereskatur. Un solo colpo, un solo impatto, nessuna difesa, un unico affondo. Contemporaneo. Mentre le estremità dei sicari di Breth si solidificano nel suo addome, le sue mani trapassano i loro centri nervosi cerebrali. A loro la morte, a lui gli squarci... Shi-Godran Regat. Vittoria e sacrificio.

CONTINUA...

 

 
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