- Anteprima collezioni autunno/inverno 2006/2007 -
 
Scritto da: Giancarla Vietti
ARTICOLO

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Una ventata di rigore
Un autunno/inverno '06/'07 urban couture

Serpeggia. Serpeggia la necessità di una nuova moda, una moda epurata. Epurata dall'artificioso: che sia un dono alla bellezza e all'ergonomia del corpo, con semplicità, senza sovrastrutture, lontana da obiettivi di ostentazione, di esibizione. Viene ricercata una femminilità meno aggressiva, meno star,  più dolce e più vestita, anche se, spesso, è contestatrice, poiché continua a chiamare gli anni '70. Ma non solo. Siamo ad una barra di partenza, dove sono allineati splendidi spunti anni '50,'60,'70,'80. Essi aleggiano intorno: tanti quanti sono gli stilisti. Sicuramente alcuni avranno più fascino e prenderanno più piede: saranno emergenti. A Parigi, fin d'ora, alcuni si rivelano già vincenti, sempre nel segno di un maggiore rigore, che significa anche sartorialità, come ricerca di sapienza nel taglio e nelle finiture, ricerca di un capo personalizzato. Elemento, quest'ultimo, interessante, poiché oggetto di molte diatribe, in quanto rappresenta il rifiuto dell'omologazione. (vedi art. "Tom Sachs") E bisognerà vedere fino a che punto lo è realmente. In ogni caso, sono molto amati i grandi sarti di un  tempo, gli sguardi sono puntati sulla Haute Couture di Chloé, Dior, Chanel, Balenciaga. Quest'ultima maison ha ridisegnato il famoso sette ottavi anni '50 e ci regala la silouette del piccolo tailleur di Jaqueline Kennedy. Piccolo collo, piccole tasche, mitiche proporzioni equilibrate, anche se, poi, ha sostituito, per un nuovo gioco, la gonna, con un paio di pantaloni, a sigaretta. Tuttavia chi vorrà, potrà rimettervela: al ginocchio, leggermente ad A, svasata.

Avvistamenti oversize

Si sono visti abbondanti volumi per i capi in maglia, peraltro un caldo materiale che useremo in tutti i modi. Abbondanti volumi anche per i maxicappotti avvolgenti, a volte di gusto regale, imponente, a volte claustrale, minimalista, per nasconderci, sempre anni '70, per permettere di indossare cortissime minigonne, anche a temperatura sottozero. Nello stesso modo sono proposti, lunghi e oversize, abiti  caldi, comodi, grandissimi, in molte sovrapposizioni. Così ci sono molte gonne, anche lunghe, sia ampie e arricciate, che a tubo, alle caviglie (Ann Demeulemeester), sempre con stivali estremamente sportivi. Dovremo abbandonare questo nostro stile, che indossiamo, tutto stretto e striminzito?  Un cambiamento radicale? Forse qualche volta quest'inverno Chloé ci affascinerà con qualcosa di oversize e ci farà indovinare il modo per acconciarlo addosso a noi. O sarà, forse, Yohji Yamamoto con un voluttuoso insieme nero e blu , oppure Louis Vuitton con cappotto e pantaloni amplissimi in cover tabacco. Adesso, potremmo avere desiderio di sconfinare in larghezze più libere, oppure di muoverci con maggiore mistero. Ancora non lo sappiamo.

Le lunghezze e i colori

Intervistati, la maggior parte dei produttori conferma l'imporsi della gonna, a leggero scapito del pantalone. La lunghezza giusta ammiccherà al ginocchio, la linea sarà svasata. Fatte salve tutte le incursioni di cui parlavamo sopra: sfrontate minigonne e lunghezze estreme. Il pantalone sarà stretto, a sigaretta, possibilmente con scarpa a vista. Oppure sarà ampio, lungo, straripante con le pinces e la vita alta.

 Nel mondo dei colori, ameremo ancora il nero, il bianco e nero, il grande rosso, attenuati dal grigio, dal beige, dal blu e dal nero "quasi blu". Isolato, qualcosa di glicine, che appare appena, uno squarcio allusivo e intrigante, come punto di fuga dal grigiore invernale. Così avviene per l'accenno di fucsia e il color carne (Prada), il colore della lingerie, ancora con tocchi di nero (La Perla) (Beccaria). Molto interessante è un esclusivo verdone scuro, intenso, tenebroso, caldo e introverso, che può creare abbinamenti innovativi e dare nuovi significati agli altri colori. Rosso, bruciato, blu, nero, verdone,grigio, sono, invece, le nuances per Roberta Camerino. Solo l'ottanio fa, a volte, dimenticare il nero. Il grigio è sempre ravissant, come dicono i francesi. Esso si presta anche per interpretazioni in cover, molto attuale, quest'ultimo anche nella versione cammello.

L'ispirazione militare

L' ispirazione militare, scorribanda nelle sfilate per l'inverno 06/07. Non è una novità: gli stilisti la amano da sempre. Essa  persegue i toni del fascino sottile e rigoroso dell'uniforme ( peraltro sappiamo che questa segue sempre i canoni del taglio più sapiente), benché tutto pervaso di femminilità, perchè stravolto da un inaspettato romanticismo e da contorni in dissolvenza. Ad esempio le gonne talvolta sono tali soltanto in apparenza perchè celano, sotto i pannelli in flanella di lana, i bermuda. Inusuale per la stagione fredda è l'utilizzo qui del lino, in mischia con la lana, oppure da solo. Reso invernale perchè, garzato e infeltrito, guadagna spessore. Così in C.P. Company ,che apre ai colori scuri: nero, blu, bordeaux, verde.  E poi ai colori polverosi: beige, azzurro e lilla. Tante le sfumature melange, ottenute con le tinture in capo e le sovratinture.

L'ispirazione vittoriana

L'ondata di rigore in corso, come sempre nel gioco della espressività della moda, non esclude, anzi adora, frivolezze d'antan: cascate di jabot, pettorine dentellate, fiumi di ruches, fiocchi, ricami filigranati, manciate di jais e così via (Just Cavalli)(Gianfranco Ferré). Questo mood è, spesso, contaminato dallo stile vittoriano (Marras) e, insieme, addirittura, da quello rinascimentale, fatto di damasco, broccato, velluto, drappeggi, passamanerie, ricami in lana (Etro): tutto questo risponde all'esigenza di un nuovo gusto per la decorazione quasi barocca, già da tempo presente nel mondo dell'arredamento dei nostri ambienti. Immergendoci in essa gustiamo tutto in piacere perduto dell'ornare. Quest'aura di stile vale principalmente, anche se non solo , per i momenti più eleganti e più importanti. In questo trend non mancano, come punto focalizzante, le maniche a sbuffo o arricciate o a uovo, che danno nuova importanza alle spalle, in contrasto con la tendenza oversize, che le vorrebbe vedere scese. Intelligente e divertente Debora Sinibaldi, ha ideato maniche a palloncino, o simili, in organza, da mettere e togliere all'occorrenza. Probabilmente non vogliamo essere troppo coquette, lo considereremmo un attacco alla nostra indipendenza e rigore! In ogni caso, molto belle le camicie di Amuleti Jr.

Non sono solo queste le ondate di stile che ci avvolgeranno, esse saranno molte, molte altre ancora.

 

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