- Anteprima autunno/inverno 2011/2012: Gucci -
 
Scritto da: Giancarla Vietti
ARTICOLO

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Gucci wave: colors 2012
L'energia del gioco, della composizione di un puzzle di colori. E della pelliccia

Frida Giannini, direttore creativo ed anima di Gucci, per entrare nel mood del prossimo inverno, ha scelto, come colore guida, la più cool e vivida gradazione di ottanio. E' una nuance tendente vagamente , ma non del tutto, al turchese. E' stata giocata a perdifiato in moltissime performance, spesso in realizzazioni con stole di volpe sofisticate, in tinta, oppure con grandi e pieni colli o brevi giacche in pelliccia. Un ottanio che duetta, magicamente, col viola o in composizione col blu schiarito, per poi unirsi al grigio, a stemperarne i toni e a renderli rigorosi. Un colore, questo, che si declina nello chiffon, nel raso e sa inventare anche soluzioni dall'effetto pitone colorato.

E il gioco è solo iniziato. La composizione del puzzle, vuole anche tre o quattro colori diversi, portati contemporaneamente. Essi sono stati scelti attraversando sfumature particolarissime, in simbiosi di grande innovazione. Appaiono l'ocra e il giallo, abbinati con sicurezza creativa al rosso e al bordeax, dando luogo a performance molto calde e tipicamente autunnali. Altrove il rosso si unisce al viola e il ruggine, riscoperto, avvicina il grigio. Il ruggine, poi, è visto con l'ocra e, nello stesso ensemble, è accostato ad un tenuissimo lilla, che viene a scardinare qualunque regola, dando luogo ad effetti unici, quasi pastosi, se si può usare questo termine, anzi, di più: effetti quasi invadenti e affascinanti per gli occhi. Ed ancora: ruggine, rosso e lilla. Ora il ruggine è un colore must, nei nuovi abbinamenti, come quando si sposa con un carta da zucchero, insieme all'ocra, col bordeaux e il giallo contemporaneamente.

Altre nuance molto amate sono il fucsia e il malva,che raramente prorompono da sole. Se non in quell'energetico abito da sera (e non) in chiffon, scollatissimo in una profonda V, a vita segnata, che si apre sulle gambe in pannelli che lasciano scoprire una breve culotte, perfettamente in tinta: altro must del momento, come appare in molte altre performance. Essa si rivela così pratica e così comoda, nella sua sfrontatezza. Il malva, come dicevo, non è quasi mai solo, ma si declina con tutte le altre gradazioni, che vengono subito prima o subito dopo, nel gioco e nella bellezza delle nuance. Fucsia e, poi, avanti: dal malva al bordeaux, con le molte tinte vicine: tutte quelle che l'immaginazione può desiderare. Entra in gioco, a contrasto, il ciclamino, il lilla o qualche tono, addirittura aranciato. Per converso, molte sono le rappresentazioni in grigio totale, con tocchi forti di colore, visto come unico flash, quale il viola, il lilla, il giallo. Il nero totale, è spesso percorso da macchie di ciliegio, di rosso e, a sorpresa, di ruggine.

L'attrazione del colore è la stessa ovunque

Sarà tendenza. Le mise sono perfettamente occidentali. Tuttavia non si può non lasciare andare il pensiero al fatto che l'amalgama dei colori primi è la stessa che ci è rimasta negli occhi nei nostri viaggi, fatti altrove. E' un'amalgama che vive delle stesse esplosioni di spento e vissuto colore, che abbiamo ci ha colpito in viaggi in Oriente. ( "I colori parlano"). La bellezza è la stessa, essa si muove per osmosi, in ambiti che pure sono agli antipodi, riapparendo continuamente e, a tratti, in modi del tutto uguali e del tutto diversi.

Mood anni '70, con contaminazioni anni '40 e molti dettagli in pelliccia

Se le atmosfere anni '70 influenzano lo stile dell' autunno- inverno 2011 2012, nondimeno esse si associano ad un mood anni '40, concentrandosi su di una figura che si definisce dandy. Femminile, raffinata, sartoriale, mai donna-oggetto. Conturbante, ricercata, eccentrica, con qualcosa di selvaggio che vuole affascinare. E' una giovane esteta, enigmatica, che ostenta freddezza e distanza, nascondendo il volto sotto un cappello a tesa larga. Anche se  noi vogliamo che sia solo un gioco. Ricorda Angelica Huston, ritratta da Bob Richardson. Grande l'importanza dei dettagli in pelliccia: volpe, visone, astrakan ed anche mongolia e capra lavorata a telaio. A volte intrecciate insieme, fino a formare un unico capo, un'unica giacca. Grandi colli in volpe, tinti rigorosamente a mano, spesso nella stessa nuance dell'ensemble. Essi sono appoggiati addosso e sulle spalle in tutti i modi possibili, così come abbiamo voglia di inventare, con molta libertà, al di là dei soliti canoni. In pelliccia anche le maniche e le stole, a profusione, eccentriche e raffinate.

 

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