- Albert Camus: introduzione -
 

Albert camus
 
INTRODUZIONE

Leggendo il romanzo "La caduta", di Albert Camus, forse, ci stiamo guardando allo specchio. Il pensiero di Camus è di nuovo al centro dell'attenzione, a cinquant'anni dall'incidente che pose fine al suo viaggio sulla terra. Aurore di grande intensità, ha espresso con rilievo reale, quasi tridimensionale, l'umano contemporaneo.
 
LA CADUTA

Quando ho letto quel titolo sugli scaffali della libreria, non ho potuto fare a meno di prenderlo  e di leggerlo. Mi sembrava di conoscerne già il contenuto, prima ancora di averlo avuto in mano. Anzi, in quel momento, pensavo: ciascuno di noi, dentro di sé, lo sa. Avevo in mano "La caduta" di Albert Camus. La trama racconta di un uomo. Dopo un' esistenza vissuta di corsa, ridendo e scherzando, sulle ali del successo, costruito su anni di impegno e senso del dovere e su brillanti capacità, ecco: avviene la caduta. Ed è allora, che, anche tu, con lui, inciampi in uno specchio e, mentre ti rialzi, sei costretto a guadarti in faccia, ma proprio da vicino, e da solo.

Albert Camus in queste pagine ti costringe a toglierti la maschera, o le maschere, con un' ironia amena e incalzante, che, senza tregua, colpisce al centro e tu ti stupisci, a poco a poco, quasi offeso e quasi divertito, di essere coinvolto e incatenato.

Il protagonista parla ad un occasionale interlocutore, che sarà un silenzioso amico, incontrato in un ben preciso bar del porto della città, "Mexico-City", ad Amsterdam. Quest'ultimo non proferirà mai parola e la scrittura prenderà l'andamento di un monologo: l'autore parla in realtà con chi sta leggendo e, continuamente, lo avvince. E lo interroga. E'la storia di un avvocato, tempo addietro molto noto, a Pa­rigi, dove abitava stimato e plaudito da tutti.
 

<< INDIETRO