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Scritto da: ILPADRINO | Discuti sul FORUM
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Technicolor: il colore
Cenni e notizie storiche

Non bisogna pensare che l'uso del colore fosse un'esclusiva del cinema degli anni 50'. All'epoca del muto si ricorreva a diversi stratagemmi per colorare le scene. Spesso la pellicola, terminata la montatura, veniva affidata a veri e propri disegnatori o pittori che si preoccupavano di applicare i pigmenti direttamente sulla stessa; ciò permetteva anche di ottenere diverse tonalità cromatiche e di rendere la visione anche più vivace o più artistica della realtà.

Essendo però un lavoro faticoso, lungo e complesso (che poteva risultare talvolta impreciso) non passò molto che si studiò come ottenere una pellicola speciale per il sistema del Technicolor. Al Technicolor si legano diversi procedimenti di cinematografia a colori. Il processo base consiste nell'utilizzo di un prisma posto dietro l'obiettivo della telecamera per scomporre la luce e imprimerla in più pellicole, una per colore (se ne utilizzavano tre: rosso, giallo e blu). Ciò risultò molto costoso fin dagli anni 30', quando, per ottenere la tripla pellicola, dovevano essere sostenute spese enormi.

Alcuni tra i primi impieghi furono di tipo militare (esistono difatti pellicole a colori del duce e di Hitler) ma La ricerca e lo sviluppo nel campo del colore concentrarono la loro evoluzione negli anni 50', quando l'avvento della televisione esercitò una concorrenza particolarmente forte con il cinema. L'invenzione decisiva giunse però nel 1967 con la pellicola Eastman, economica e molto più semplice da utilizzare. Da allora il numero dei film girati a colori divennero la quasi totalità.

Negli anni a venire molti registi hanno fatto un uso particolare del colore. Ingmar Bergman, nel suo capolavoro "Sussurri e grida" (1973), caratterizzò le scene e sequenze più drammatiche con una tonalità cromatica molto particolare composta da una marcata presenza di rosso.

 

Molto tempo dopo altri registi come Steven Spielberg hanno invece realizzato film come Schindler's List (1993) completamente in bianco e nero, per evidenziare ed esaltarne contesto e significato. In particolare in Schindler's List solo alcuni dettagli vengono colorati, per dare un simbolismo spontaneo e fortissimo ad alcuni punti focali del film.

In Italia le nuove tecniche di colorazione non tardarono ad arrivare. Popolarissimo è stato ed è ancora il lungometraggio di Dino Risi Pane,Amore e... (1955), in cui vengono pubblicizzate l'uso del Technicolor e del grande formato, altra novità d'avanguardia giunta dagli USA.

 


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