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Imparare a disegnare manga
Posa e inquadraturaUn fattore che a colpo d'occhio distingue il tratto di un amatore anche bravo da quello di un disegnatore professionista è spesso dato dall'ingenua disposizione lineare di inquadratura e arti del corpo; lo scheletro umano offre una vasta gamma di punti di "snodo": perchè un disegno risulti dinamico ed espressivo occorre muoverlo e inquadrarlo in pose "vive"... Tutorial sul disegno manga
Immagini di esempio 1) per capire ciò che andiamo ad ottimizzare partiamo con l'analizzare le differenze tra le due immagini presenti in figura 1 (come è facile intuire A è l'esempio negativo e B quello positivo di dinamismo):
2) da queste considerazioni si evince che la vera bravura non sta nella mano ma nella mente di chi disegna: si tratta sempre di un atto creativo; 3) notate queste differenze e capito il meccanismo che lega inquadratura e pose degli arti possiamo cimentarci a trovare errori simili in composizioni altrui ed esaltare invece quelle che le rispettano; in breve tempo ciò ci aiuterà a dare un tono notevolmente maggiore ai nostri lavori;
Immagini di esempio 4) contrariamente a quanto si crede, posizionare un personaggio in prospettive/posizioni "insolite" (fig.2) ci offre il vantaggio di una minore pretesa di credibilità (mani escluse): lo spettatore non baderà tanto al realismo quanto all'armonia e all'equilibrio del complesso; in una posa statica invece l'attenzione per i dettagli aumenterà spropositatamente e spesso senza vantaggi nel raggiungere lo scopo espressivo prefissato; 5) in figura 2 abbiamo un esempio di vero stile: la posa è dinamica, intensa, a più piani e immersa in una prospettiva estrema ma efficace; applicando regole prospettiche severe si arriverebbe infatti a dire che il disegnatore ha commesso "gravissimi errori" (es. il piede davanti risulta due volte la testa): non ha importanza, ciò che conta davvero è il risultato, l'equilibrio delle parti; 6) concludiamo dicendo che le considerazioni emerse da questa trattazione non hanno l'intenzione di vietare categoricamente l'uso di pose statiche o inquadrature banali (frontale, profilo, ecc.) ma più realisticamente di cercare di limitarne l'applicazione e di non abbinarle il più possibile le une alle altre (soprattutto in tavole dove con un'unica scena dobbiamo riuscire ad esprimere il nostro stile e quello del soggetto). |
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