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City Hunter
Genere: poliziesco/avventuroso
Casa editrice: Star Comics
Disegnatore: Tsukasa Hojo
Sceneggiatore: Tsukasa Hojo
Altri collaboratori: n/a
Colore o b/n: bianco e nero
# pagine: circa 200
Serie animata: Si
Valutazione della storia
La storia è davvero ben congegnata, stilosa e coinvolgente (molto di
più di quella riadattata per la serie animata).
Valutazione del disegno
Il disegno è preciso, stiloso, ben proporzionato e i mecha
(oggetti inanimati come armi, automobili, ecc.) sono trattati con
dovizia di particolari. Le espressioni sono abbastanza curate e la
retinatura interessante.
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CURIOSITA'
- Il fratello di Kaori (socio di City Hunter), prima di morire,
affida all'amico sweeper (Ryo) la custodia della sorella (la quale, al
momento, era all'oscuro del loro lavoro).
- Ryo Saeba non sà quando è il suo compleanno perchè da neonato,
durante un viaggio, il suo aereo precipitò in terreno di guerra. Lì,
crescendo, fece esperienza con le armi e divenne un guerrigliero
formidabile.
- Kaori nella serie animata italiana si chiama Greta.
- Esiste un film di City Hunter interpretato da Jackie Chan.
- "Quando ero piccolo non avevo mai pensato di diventare un
fumettista, ma quando i miei genitori mi dicevano di studiare,
ribattevo che potevo anche non studiare, visto che sarei diventato un
disegnatore di fumetti" - (Tsukasa Hojo).
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COMMENTO GENERALE
Si tratta di una storia tra l'avventuroso e il poliziesco ma che offre
innumerevoli spunti comici, sensuali e a tratti romantici (forse amari).
Ryo Saeba (in "arte" City Hunter) è un detective privato che in mezzo a
una marea di affascinanti fanciulle si adopera per sconfiggere i
criminali che ne insidiano l'incolumità.
Ryo oltre che uno sfortunato donnaiolo è anche, nei momenti più
drammatici, un tiratore formidabile: con la sua 357 Magnum (Colt Python)
non sbaglia un colpo.
Ciò che gli impedisce di portare a termine i suoi piani maniacali
(rubare biancheria intima, spiare le ragazze, ecc.) è la sua compagna
Kaori che, segretamente innamorata di lui, gli vieta ogni e qualsiasi
"svago" a suon di martellate (nel vero senso della parola).
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