- Fight Club -
 

Tyler Durden/Narratore
 
LA TRAMA DEL FILM

Fight Club è un film di David Fincher tratto dall'omonimo libro di Chuck Palaniuk; esso racconta la storia di un impiegato americano d'oggi come tanti altri (interpretato da Edward Norton). Vive nella più totale solitudine, ha una vita triste, mirata a inseguire obiettivi inutili. Preda dell'insonnia, inizia a frequentare gruppi di sostegno per persone affette da malattie mortali (tubercolosi, cancro ai testicoli e simili), che in realtà non ha. Questo gli permette di piangere, di sfogarsi e quindi di riprendere a dormire. Ad un tratto però entra nella sua vita Marla, che come lui frequenta vari gruppi senza alcuna ragione diretta: questo gli impedisce di riposare. In seguito la sua casa esplode per una misteriosa fuga di gas, così si trasferisce presso Tyler Durden, personaggio conosciuto in precedenza durante una rapida discussione su un aereo. Quest'uomo sconvolge la sua vita, per il protagonista (e Narratore, mai nominato direttamente) è come se la nebbia si diradasse: capisce l'inutilità delle sue camice Calvi Klein e di tutto il suo arredamento IKEA. Insieme, vivono in una casa abbandonata, isolati dal resto del mondo, senza TV e senza nulla di ciò che caratterizzava la vita precedente del Narratore.
La loro unica ragione di vita diviene la lotta, lottano senza alcuna particolare motivazione, inizialmente da soli ma man mano a loro si aggregano sempre più persone nelle loro stesse condizioni, alla ricerca di qualcosa che vada contro la loro monotona e ordinaria vita, desiderosi di far parte di qualcosa. Così nasce il Fight Club, le cui principali regole sono (1) che non bisogna mai parlarne, (2) che non bisogna parlarne mai e (3) che se è la prima sera al Fight Club bisogna combattere.
I Fight Club si diffondono in varie città e sempre più membri accolgono la proposta di Durden (fondatore e figura di riferimento, ma non per questo che si definisce speciale o diverso dagli altri). Così il Fight Club esce dagli scantinati e si trasforma nel progetto Mayem, il cui obiettivo primario è l'abbattimento totale dei pilastri della società occidentale. Il Narratore inizia a perdere il controllo sulla situazione: il progetto prevede atti terroristici disastrosi. Decide così di fermare Durden e il suo folle piano, ma quest'ultimo scompare misteriosamente. Viaggiando alla ricerca di Tyler di Fight Club in Fight Club per le varie città, si accorge che tutti i membri ritengono che lui stesso sia Tyler Durden: infatti quest'ultimo, in realtà, non è nient'altro che la persona che il Narratore desidererebbe essere, ha l'aspetto che vorrebbe avere, fa sesso come vorrebbe farlo lui, e sopratutto è libero in tutti i modi in cui il Narratore non lo è. Il film si conclude con la distruzione dei palazzi di tutte le maggiori aziende di carte di credito della città, sotto gli occhi di Marla (con la quale ha avuto un rapporto molto travagliato durante tutto lo svolgersi della vicenda) e del Narratore che si è disfatto della sua seconda personalità con un colpo di pistola alla gola.
 
LA SITUAZIONE


Il protagonista vive una vita "porzione singola", vede ogni giorno centinaia, migliaia di persone ma non ne conosce nessuna; il massimo rapporto interpersonale che riesce ad avere, è dialogare con una persona appena conosciuta, anch'essa porzione singola, prima, durante e dopo un volo. Vive da solo, in un appartamento dai muri di cemento armato, come in un bunker, isolato dal resto del mondo; non vive con i famigliari e, dopo che la sua casa è stata distrutta da un'esplosione, quando il portiere del palazzo gli chiede se avesse qualcuno da poter chiamare, quasi imbarazzato non risponde.

Nel film gli aspetti dell'atomizzazione (conseguenza della globalizzazione) vengono portati all'estremo, ma non siamo anche noi oggi simili a lui? Rispetto anche a solo a 50 anni fa il gruppo famigliare si è ristretto fortemente: la maggior parte delle famiglie è composta da padre, madre, uno o al massimo due figli e a volte qualche anziano nonno. Soltanto un paio di generazioni fa, al contrario, la famiglia comprendeva cugini, zii e molti altri parenti, fatto che creava un forte senso di gruppo e quindi di sicurezza: potevi sempre trovare qualcuno in grado di darti una mano. Oggi non è più così e, paradossalmente, in grandi città (ma non solo) si vive in mezzo a migliaia di persone ma si è estremamente soli, lo si può percepire facilmente anche soltanto frequentando una metropolitana: tutti i passeggeri mantengono la testa china, impegnati in letture, con le cuffie nelle orecchie, attenti solo a non essere derubati. A proposito di questo mezzo di trasporto vale la pena di citare un altro film, Collateral di Michael Mann: "A lei piace Los Angeles? Diciassette milioni di persone, è diventata la quinta potenza economica del mondo, invece nessuno si conosce. Ho letto di uno che ha preso la metropolitana qui. È morto. Ci sono volute sei ore prima che qualcuno se ne accorgesse, il cadavere ha fatto il giro della città, la gente è salita e scesa, si è seduta accanto a lui... nessuno l'ha notato".

Per colmare la solitudine da cui è afflitto, il Narratore si rifugia in un'ossessiva ricerca di beni materiali e del tutto inutili: quello che egli definisce "tutto" sono le sue camice Calvin Klein, i suoi mobili IKEA e altri beni superflui, vive una vita piena di condimenti ma priva di cibo. Ma queste cose non gli bastano, inizia a soffrire d'insonnia, per sfuggire alla quale in una scena arriva a implorare il suo medico di prescrivergli qualche medicinale.

Non siamo al sicuro neanche da questa situazione: senza arrivare all'IKEA-mania, quanta gente oggi ha un disperato bisogno di beni materiali come abiti e vestiti di marca? Si tratta di condimenti che servono a colmare la mancanza di pietanza vera e propria, scomparsa a causa di una forte secolarizzazione, perdita di valori e di senso del sacro. E quanti giovani oggi si rifugiano nel pericoloso "medicinale" della droga, che permette di fuggire dalla terribile forma di insonnia che è la noia?

Tyler Durden, l'uomo che cambierà la vita del Narratore, nota nella sua risata una "distorta disperazione", che anche oggi, anche nella vita di ogni giorno è possibile vedere nascosta dietro ad un falso sorriso di molte persone, sempre più spesso giovani.
 

LA RISPOSTA

Per combattere la sua insonnia e la sua solitudine il Narratore inizia a frequentare dei gruppi di sostegno per malati di tubercolosi, cancro ai testicoli, alcolisti anonimi e altri, quasi come fosse una droga; è significativo il motto del gruppo del cancro ai testicoli: Remaining men together, che estrapolato dal contesto strettamente legato a quel gruppo spiega il motivo per cui il Narratore frequenta questi ritrovi: per rimanere uomini assieme, per combattere la solitudine, per poter ritornare a essere veramente un uomo e per farlo insieme; si tratta quindi di un tentativo di recuperare la forza del gruppo che si è persa nella società odierna.
Ad un certo punto trova però qualcosa di ancora meglio: incontra Tyler Durden, un carismatico, un uomo che non ha paura di dire come stanno le cose. Rimane affascinato dalla sua figura, e decide di seguirlo, si adatta alla sua ideologia e insieme fondano il Fight Club, un luogo dove ci si incontra per battersi. Il Narratore la chiama una cosa di cui tutti avevano bisogno, che era sulla punta della lingua di tutti: il Fight Club è una valvola di sfogo, dove si combattono i principi della società di massa, inizialmente tra i soli membri, ma poi la cosa si estende e diventa lotta vera e propria, fatta anche di atti terroristici.
Il Fight Club fuori dagli scantinati è il progetto Mayem: l'obiettivo, come spiega Durden descrivendo "il mondo che vede", è abbattere i pilastri dell'economia mondiale così da tornare ad un modello di vita rurale del tipo cacciatore-raccoglitore, un ritorno alle origini.

Tornando alla vita quotidiana, si possono trovare anche oggi moltissimi gruppi o associazioni di persone accomunate da qualcosa, e spesso, ancora oggi, questo qualcosa è il bisogno di un'identità come gruppo, basata sulla contrapposizione di un "noi" ad un "loro" (vedi ad esempio il revival del nazismo dei gruppi neonazisti): si tratta di una scissione semplice, manichea, il bene contro il male. E se riflettiamo guardando al passato, i regimi totalitari come nazismo, comunismo e fascismo non sono sempre partiti da un nemico semplicemente individuabile, come i capitalisti, i non-ariani, i borghesi e così via?
E forse anche oggi c'è qualcosa sulla punta della lingua di molte persone, pronte ad esplodere, pronte a essere raccolte e sottomesse dalle promesse di un Durden/Hitler/Stalin/Mussolini. Promessa di un ritorno alle origini, promessa di non essere mai più soli.
 

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