- La Grande Guerra: cambiamenti sociali, economici e tecnologici (parte 2) -
 
APPUNTI DI STORIA
Novità belliche e nella struttura socio-economica delle potenze coinvolte nella Prima Guerra Mondiale.


Immagine appunti
 


LE NUOVE ARMI

Nel corso della Grande Guerra sui campi di battaglia si riversò tutto il potenziale tecnologico della seconda rivoluzione industriale. Comparvero nuove terribili armi, come fucili a ripetizione (già usati nella guerra civile americana), mitragliatrici, cannoni a tiro rapido, i primi lanciafiamme, i sommergibili, i primi tank (carriarmati), l'aereonautica militare (i primi però furono gli italiani in Libia), le armi chimiche. Queste ultime consistevano in genere di bombe con gas come l'iprite oppure più semplicemente venivano allineate per chilometri lungo linee nemiche bombole di gas tossici sperando che il vento non cambiasse, ciò implicò un forte sviluppo della metereologia. Ben presto l'entusiasmo dei giovani borghesi per la rottura della monotonia (vi furono infatti grandi quantità di volontari allo scoppio della guerra) svanì e questo fu particolarmente evidente nelle poesie di guerra di autori come Owen, Sasoon e Ungaretti.

ECONOMIE E SOCIETÀ DURANTE LA GRANDE GUERRA

Per quanto concerne le caratteristiche economiche e sociali delle potenze coinvolte nella Prima Guerra Mondiale è possibile trovare vari tratti comuni, presentiamo i principali.

  • In tutti i paesi belligeranti negli anni di guerra i governi attuarono un vero e proprio dirigismo economico. Per sostenere lo sforzo bellico i governi intervennero nel campo economico e stabilirono cosa produrre, quando e a che prezzi. Controllarono anche le materie prime presenti nella nazione. Dunque la free enterprise dei privati fu sospesa: moltissime industrie si convertirono in industrie belliche e si sottomisero di buon grado alle direttive dei governi e degli stati maggiori (i capi dell'esercito) per via degli ingenti acquisti che gli assicuravano. Il settore industriale in questi anni ottenne enormi profitti (si pensi a FIAT e Cru), nonostante l'assenza della libera iniziativa.
  • Ovunque il potere esecutivo (i governi) prevalse sul legislativo (i parlamenti). I parlamenti si riunirono molto poco, non contavano più nulla e persero completamente il controllo sulla spesa pubblica che andò aumentando enormemente. In Germania si instaurò di fatto una vera e propria dittatura militare con a capo il generale Hindenburg.
  • Dappertutto gli stati divennero più autoritari, complessi e burocratizzati. Gli scioperi erano ritenuti illegali, la censura potenziata. Nacquero nuovi ministeri al sostegno dello sforzo bellico come quello della Propaganda e della Censura. Il numero degli impiegati pubblici crebbe. Nelle fabbriche i dirigenti applicarono gli stessi metodi autoritari che i governi e i capi dell'esercito applicavano al fronte, una sorta di disciplina militare. La guerra fu anche occasione di emancipazione femminile perché per la prima volta nella storia le donne entrarono nei settori industriali con forza che prima erano tipicamente maschili. Ad esempio furono le prime occasioni per le donne di ottenere la patente per guidare un tram tram. In alcuni paesi ottennero il diritto di voto.

 

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