Non mi sembra che le parole del tuo articolo siano meno di parte del
film-documentario realizzato da Moore, film che descrive la squallida, ma
vera, situazione dell'America, un' America che esporta la democrazia solo a
parole, l'America dei pochi ricchi sempre più ricchi, e dei tanti poveri
sempre più poveri che, giovanissimi, per fame e per ignoranza si arruolano
nell'esercito, non sapendo che non torneranno più. I figli dei potenti
frequentano le scuole più prestigiose e non partono in guerra per la patria,
perchè la verità è che in America non esiste l'interesse per la patria,
esiste un solo, unico, gigante interesse: PETROLIO.
Non serve usare tante parole e magari anche difficili, negli anni trenta in
America durante un periodo di crisi finanziaria dovuto alla guerra, un uomo
scriveva questa poesia: " Ho viaggiato in lungo e in largo su questa terra
abbastanza per rendermi conto che c'è qualcosa che non va. E ho intenzione
di provare ad aggiustare quel qualcosa, se posso, e credo che posso. Sì, ho
tutta l'intenzione di provare ad aggiustarlo, e credo di poterlo fare. Credo
di farcela e credo di farcela e un giorno morirò come tutti gli uomini ma
prima voglio cercare di aggiustarlo se posso. I ricchi sprecano più di
quanto noi poveri potremmo utilizzare, e ci sono tanti piedi che non hanno
mai assaggiato delle scarpe nuove. E io ho tutta l'intenzione di aggiustare
queste cose se posso, e credo che posso. Sì, ho proprio intenzione di darci
una sistemata e penso di farcela." (Woody Guthrie - 3 Giugno 1947. Coney
Island, New York) - Le cose non sono tanto cambiate oggi, ma cambieranno.
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