Riassunti delle giornate di Magic Gladius |
28 -
Il matrimonio del Re Nero |
Il Re Nero dà prova di se nella fortezza Eterna |
[...] |
27 -
Macchie nel passato |
Deste si reca alla residenza di Axtin |
Deste, trafelato e agitato, raggiunge Axtin ad
Almuth. Ha compiuto il viaggio per cercare dei guerrieri per una
missione suicida affidatagli a Methymna. Axtin apprende che
all'imminente matrimonio del Re Nero verranno decapitati gli informatori
di Sollus ma non ha uomini da offrire all'amico. Deste svela
quindi di essere accusato di uso illecito dell'esercito e di temere per
la sua stessa vita. Il lefuo è invece sotto inchiesta e il comandante
prova così a ricattarlo: gli propone di far sparire le carte che lo
inchiodano in cambio di un aiuto concreto. Mentre i due litigano si fa
avanti il giovane e insicuro Gene che vorrebbe dimostrare il suo valore
al padre. Dopo essere stato scartato si ritrova in preda a disperazione e
frustrazione. La sofferenza del suo debole spirito lo porta ad avere
delle "visioni". Complice il divino Caos, Gene vede di fronte a se la testa mozzata di Ashat.
Vede e sente. |
26 -
Moushard di Raufen |
Gene incontra Kosmos e Ashat. |
[...] |
25 -
Eredità d'amore |
I ricordi di Ashat e i
risvolti sulla vita di Kosmos |
[...] |
24 -
L'armatura e Ashat, spirito del Caos |
Ashat
pratica il rito della Shinthia su Kosmos |
[...] |
23 -
Cinquanta fratelli di sangue |
Sisal, Arkdes e Aran in compagnia degli orchi |
[...] |
22 -
Catarsi e giudizio |
Loug e Kosmos incontrano
Ashat |
[...] |
21 - Ritorno a Darra |
Kosmos ritorna alla città natia:
Darra |
[...] |
20 - Il
condannato |
Hostage attraversa i confini di
Vereskatur |
[...] |
19 -
Lacrime di roccia salina |
Kosmos ritrova il suo passato |
[...] |
18 - Freddo metallo |
Hostage recupera il suo aspetto |
[...] |
17 -
Benedizione ed euforia |
Syma e il desiderio di riscatto |
[...] |
16 - Ferite
aperte |
Aran, Arkdes e Sisal fuggono dalla foresta |
[...] |
15 -
Fuga di parole silenziose |
Aran si addentra nella foresta per incontrare
Sisal |
[...] |
14 -
Violenza, passione e istinto |
Il saggio Secruel
affida Arkdes a Sisal |
[...] |
13 -
Sibilo di serpente |
Kosmos si riprende:
l'incontro con Hostage |
[...] |
12 - Agguato e morte |
Loug, Kosmos e Aran marciano
verso Frodend |
[...] |
11 -
Passione svelata |
Eventi inaspettati all'accampamento di
addestramento |
[...] |
10 -
Sabbia, sale e sudore |
Aran giunto ad Almuth
trova Kosmos e Loug |
[...] |
9 -
Sisal druido di Montrak |
Aran incontra Sisal il druido |
[...] |
8 -
L'addio
e l'anatra |
Kosmos appena prima di arruolarsi in Cavesh |
[...] |
7 -
Stringere alleanza |
Aran rappresenta il regno di Montrak |
[...] |
6 -
La bambina di pietra |
Incontri: la svolta nella vita di Kosmos |
Tansha, città-mercato di Es affacciata al deserto. Come tutti, ogni
sette lune anche Kosmos viene a vendere parte del suo raccolto. Lì, al
Passo dell'Otre, c'è anche Denda, un piccolo ladro di stoffe pregiate.
E' il caos a permettergli di nutrirsi e proteggersi. Margh, padre di
Denda, ogni giorno urla la qualità delle sue uova ma oggi tace con
sguardo chino. Tutti tacciono. Denda non aveva mai ascoltato il silenzio
e vuole capire cosa turba il suo elemento. La folla si apre e compare un
tessuto malandato e una candela spenta su una pietra. Pare una statua ma
si muove di moto proprio e trasuda polvere. La bambina di pietra. Tutti
la evitano. Un viso dolce e sconsolato da speranze spezzate. A sbattere
sul suo petto c'è un ciondolo. I più anziani narrano di un maleficio
subito quando era una fanciulla. Un demone supremo di Orikan le impose
cammino e silenzio. Alvuni, raccontano che, in cerca di luce, ella vaghi
senza sapere di essere cieca, di una voce amica senza sapere di non
poterla udire. Al calar del sole alcune matrone la avvicinano senza
incrociarne lo sguardo, la tastano con dei bastoni, le porgono cibo,
offerte e la pregano di andarsene. Dicono sia intelligente e che conosca
i 218 dialetti di Almuth. Tra la disapprovazione generale solo Kosmos la
avvicina e prova a parlarle. Dalla pietra iniziano così a sgorgare
lacrime. Sente, sente la mano de giovane sulla spalla, avverte calore
umano. Il giovane si commuove e vede in lei un "segno". Decide quindi di
portarla con se. Giunti a casa, nessun movimento. Passarono trenta lune
e una mattina, dopo l'alba, giunse alla tenuta un uomo dal mantello
bianco. Kosmos venne scaraventato a terra. Si trovò una spada al collo.
Voleva la bambina. Gli occhi appannati e il sole impedivano al giovane
di scorgere i tratti dell'uomo. Cercò di spostarsi ma il guerriero lo
colpì in volto, cercò di opporre resistenza ma gli venne strappato
il dito medio. Quando minacciò di staccargli anche la mano con cui
lavorava egli parlò e al limite del dolore perdette i sensi. Si svegliò
medicato, la bambina non c'era più. La scena gli fece ricordare la madre
morta anni prima. A quel tempo rinunciò all'occasione di entrare
nei reparti scelti del Regno e si sentì definire vigliacco ed indegno
del padre. Ombra di fronte alla luce. Kosmos aveva rifiutato l'onore di
servire il re, di entrare nella sua guardia scelta. Un privilegio
destinato ai figli dei soldati morti per la patria. L'ira cresceva di
pari passo con la consapevolezza di essere stato risparmiato. La
frustrazione lo spinse a cercare sfogo. Fu così che decise di
arruolarsi. |
5 -
Proteggere quello che era il mio popolo |
Il passato di Aran primo guerriero di fanteria
degli Uomini Liberi |
Montrak, l'esercito marcia. Un cadetto
chiede al libero Aran perchè si offre per aprire le fila. La risposta è
un debito con la morte; fedeltà alla terra e agli avi che riposano nella Volta stellata. Montrak è vita,
il resto è Contro. Il giovane è affascinato e paragona l'amico ad un
saggio. Aran parla di quando
era un pastore. Racconta di tre uomini a cui diede ospitalità. C'era
qualcosa di strano in loro, avevano troppo freddo. Ben presto uno di loro gli fu
addosso, era un non-morto di casta elevata. Gli parlò del
Corridoio Eterno, della vita senza morte e lo azzannò. Aran perdette i sensi. Il mattino seguente
tutto parve un incubo ma di lì a poco si manifestarono i primi crampi. Bisogno di sangue.
Sensi potenziati. Aran percepì l'incombere di quattro soldati del Regno Nero;
d'istinto corse verso il padre e lo caricò
in spalla (riuscì a trasportarlo senza sforzo). Pochi attimi e dalla porta penetrò una lama
che lo ferì. Dolore e sangue lo fecero ribollire, desiderò per la prima
volta di uccidere. Tra spasmi ed eccitazione perdette di nuovo i sensi;
al suo risveglio familiari e soldati erano a terra privi di vita. Il
dolore gli fece giurare vendetta oltre che al nemico anche a se stesso.
Fuggì, iniziò a viaggiare, a bere, a studiare. Scoprì che nel regno di
Almuth c'erano sciamani in grado di guarirlo. Senza mordere nessuno si
nutrì di criminali. Poi Montrak entrò in guerra. Ad ogni assalto diventava
più potente: sperimentò forza e limiti (alcune ferite non si
rigeneravano). Al termine del racconto il cadetto perde ogni fiducia in
Aran. |
4 -
Battaglia tra i colli |
Il furor di Syma contro Deste lo stratega |
Frodend. Syma, governatore del quinto distretto
di Vereskatur, è trincerato sotto al fuoco di Deste. Una facile vittoria
si sta trasformando in totale sconfitta. Sollus ha tenuto i cavalieri ai
margine dello scontro e gli arcieri in agguato. L'umidità sta
raffreddando i non-morti, li rende poco lucidi. Ci sono possibilità di
fuga ma nel regno Nero la codardia è punita con l'incenerimento
nell'Abisso Infinito. Il governatore ripensa così all'antico generale
Skaer e la paura gli dà coraggio; incurante delle frecce e con poche
parole riesce a smuovere i soldati. Il manipolo si dirige quindi verso
il nemico. Deste sa che l'attacco sarà disperato. Invece di rischiare i
nobili a cavallo, preferisce così mandare avanti la fanteria e coprire
indistintamente di frecce la mischia. La battaglia è vinta. La fanteria
Cavesh, fuori da Sollus e in condizioni di superiorità numerica, non
sarebbe mai dovuta scendere in campo una seconda volta. Syma non viene
trovato, a Deste spetta invece l'ingiusta gloria. |
3 -
Dolore, separazione |
Kosmos, un normale ragazzo di
Darra |
Momenti di desiderio incontrollato. L'amore
induce l'uomo al sacrificio. Questa è la via che percorro ogni giorno,
alberi, sole, segni netti che tagliano l'oscurità. Sono vicino alla
meta, una casa diroccata. Tutto si fa silenzioso e il calore mi bagna. I
passi si fanno incerti, le mani inquiete. L'angoscia di ciò che vedo da
più di un anno mi assale. Torno indietro e nel farlo, colgo i segni di
un passato felice. Mia amata, aspetto che tutto questo finisca, che tu
ti ricongiunga con il tuo corpo e che gli spiriti ti abbandonino.
Continua nella tua missione e non ti scordare di chi ti attende più
della vita stessa. Non vivo più nel villaggio, sono un uomo ormai. Sto
in quella tenuta che tu dicevi essere la porta della Volta. Ieri
l'esercito è venuto a cercare reclute per la Cavesh. Quanto è stupida la
guerra. Tra la folla individuai uno sguardo trasparente e decisi di
parlarci (Loug). Prima di poter aprir bocca, quello mi gettò a terra.
Gli gridai di riprovarci. Non mi sentì. |
2 - Pensieri oltre
confine (parte I) |
Diari del comandante degli angeli oscuri |
La Rimembranza, quell'attimo che attesta la tua
esistenza in un'altra dimensione, i volti dei medici, il pianto, il mio
respiro. Venni preso da un angelo, un angelo come me. Appena lo vidi
iniziai a capire, provai dolore, provai la Purezza. Mi ritrovai adulto,
fuori dallo spazio e dal tempo. L'essere alato mi mostrò una maschera di
metallo. Mi incuriosì e allungai la mano per toccarla. Appena sfiorai
l'oggetto la maschera iniziò a vibrare e l'angelo mise mano alla sua
spada. Mi privò del capo e incastrò la maschera nel mio collo. Provai
infinito dolore e struggimento. Colleziono oggetti provenienti dalla
Terra, solo a pochi di noi è concesso di apparire in quella realtà. No,
non siamo perfetti. La libertà che possiedo è completa, è a quelli come
me che vengono affidate le opere senza morale. Sono un angelo oscuro.
Scrivo questi diari ormai da tempo. Aqh pensa sia un sintomo di
impurità. |
1 -
Introduzione |
Il contesto della storia di Magic Gladius |
Nelle profondità degli oceani esiste un punto
dove tutte le forze vitali convergono. L'invisibile centro dell'universo
che congiunge tutte le dimensioni. Laggiù, dopo l'Annientamento, tutto
avrà nuovamente origine, materia, tempo e vita. Questo è ciò che noi,
l'unità Hu, abbiamo scoperto a in 50 anni di studio. Come per un
linguaggio di programmazione tutto è scritto, visibile, interpretabile.
Nuove forme di comprensione si aprono alla scienza terrestre. La storia che andiamo a
narrare, ha luogo in una realtà parallela ma non del tutto disgiunta
dalla nostra. Un mondo dove la materia inerte si mescola alla vita dove
lo spirito si lega al corpo. Parleremo di Katra, un pianeta dove non
esiste scienza ma magia. |
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